Il servizio di microblogging che ha dato il via al mondo della condivisione social assieme a Facebook, Twitter, sembra che proprio in queste settimane stia affrontando una certa crisi dal punto di vista della crescita del numero di iscritti, nonostante fino ad oggi abbia fatto registrare numeri esponenziali e sempre in aumento per via dell’immediatezza e della facilità del servizio.
Il network ideato da Jack Dorsey sembra quindi in procinto di fare una scelta del tutto innovativa, per dare ai nuovi ed ai vecchi utenti un motivo in più per continuare a interagire con il grande bacino di utenti che ha saputo costruirsi in questi anni: non si tratterebbe questa volta di un semplice restyling grafico, bensì dell’eliminazione di un limite parecchio scomodo a chi ama documentare ampiamente i propri post, senza limitarsi ai 140 caratteri proposti da Twitter.
E’ proprio questa la rivoluzione alla base del network di microblogging: le richieste relative all’eliminazione di questo scomodo limite sono pervenute ai fondatori del servizio già dal primo giorno in cui entrò a far parte delle nostre vite digitali, tuttavia non sono stati fatti passi significativi in tal senso, nonostante nel 2011 si propose l’aumento dei caratteri a 280 per dare agli utenti più possibilità di esprimersi.
La scelta dei 140 caratteri poteva certamente risultare utile in un tempo in cui la maggior parte degli utenti aggiornava tramite semplici SMS il proprio status online, tuttavia il mondo di Internet ha fatto enormi passi avanti dal 2006, e come viene fatto notare da alcuni importanti esponenti del mondo dell’informazione (tra cui Eugene Wei, a capo di Flipboard), il limite imposto potrebbe suggerire a molti utenti di migrare da Twitter a Facebook per poter postare status più articolati.
Twitter sembra essere comunque d’accordo, almeno in parte, sulle grandi restrizioni applicate dai famosi 140 caratteri: solo recentemente è stato eliminato il limite nei famosi DM, i messaggi diretti tra utenti; quindi non rimane che chiederci se e quando il network implementerà la possibilità di trasformare la piattaforma in un servizio più personalizzato e competitivo.
Sarà questa l’idea che salverà Twitter dalla crisi? I vantaggi sono indubbi, tuttavia c’è chi pensa che una mossa simile potrebbe trasformare la piattaforma in un sito di blogging, rendendola quindi qualcosa di completamente diverso.
Seguiremo quindi con attenzione il dibattito in questione, per sapere in anteprima come evolverà uno dei nostri network preferiti per trasmettere le nostre idee più immediate e interessanti.
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