Nonostante abbia raggiunto una meritata fama per aver eradicato e analizzato negli anni notevoli quantità di malware e minacce per PC desktop così come device portatili, Kaspersky sembra essere ultimamente al centro di una controversia che farà discutere molto nei prossimi giorni: la possibile creazione di software malevolo e falsi positivi, al fine di “ingannare” gli antivirus rivali.
L’indiscrezione, o per meglio dire, l’accusa, è stata pubblicata dall’agenzia di stampa Reuters e sembrerebbe confermare il fatto: Kaspersky svilupperebbe fake malware per aumentare la propria visibilità, danneggiando al contempo gli altri antivirus, dimostrando di rilevare più minacce in azione sul PC o sui dispositivi della vittima.
Kaspersky ha provveduto a smentire quanto affermato, ma i contorni dell’indiscrezione sono molto incisivi, dal momento che si parlerebbe di un metodo adottato per oltre 10 anni dalla software house russa: i falsi positivi sarebbero poi stati distribuiti globalmente attraverso VirusTotal, sito web in grado di comportarsi da database per l’URL scanning e la rivelazione di malware su migliaia di siti in tutto il mondo.
I file “puliti” sarebbero quindi stati segnalati dagli antivirus concorrenti come infetti, una mossa che secondo alcuni rappresenterebbe una vendetta di Kaspersky nei confronti delle altre produttrici di antimalware, che avrebbero copiato in molti aspetti le tecnologie usate nei propri software, anziché crearne di proprie.
Kaspersky ha lanciato nelle ultime ore un comunicato ufficiale con cui smentisce le accuse di aver dato vita a campagne offensive per ingannare o danneggiare i concorrenti.
Eugene Kaspersky ha infine reagito ironicamente alle accuse, pubblicando sul proprio profilo Twitter un link alla notizia, definendola “un falso positivo”, aggiungendo che non esistono prove effettive in merito al presunto incidente, che sarebbe in realtà frutto di una fonte anonima.
La questione è naturalmente destinata a suscitare altre polemiche nei prossimi giorni, in merito a campi importanti quali la security e la protezione della privacy online: seguiteci per ricevere nuovi update su uno degli eventi più spinosi capitati recentemente in ambito sicurezza online.
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