Sono passati alcuni mesi dal primo fiducioso annuncio della Corea, paese da tempo all’avanguardia nella creazione di reti Internet e madre di numerosi device diffusi globalmente, secondo cui le reti 5G sarebbero state presto implementate a partire dall’Oriente.
I tentativi in tal senso sembrano però aver ottenuto maggior successo in Occidente, specialmente in Olanda e Stati Uniti, dove da poco ci è giunta una sensazionale notizia che riguarda le massime velocità di punta toccate dalla rete Internet.
Sfruttando come elemento test una fibra ottica multimodale (generalmente sfruttata per comunicazioni a breve distanza), è stato infatti infranto il record di massima velocità su singola fibra ottica, da oggi corrispondente a 255 Terabyte/secondo.
Per rendere l’idea delle proporzioni della scoperta, possiamo immaginare uno dei classici film HD in download: con questa fibra iper-rapida, un contenuto di 1 GB verrebbe scaricato alla velocità di circa 0,30 microsecondi.
Risulta quindi evidente quanto sia semplice, per questa tecnologia, sostenere potenzialmente tutto il traffico della rete Internet: la velocità della fibra è tale da poter inglobare il transito di tutti i contenuti.
L’utilizzo della fibra multimodale ha inoltre permesso, rispetto alle monomodali, di migliorare l’efficienza del transito dei dati.
Queste ultime, pur all’avanguardia, erano però conosciute per mostrare difetti in grado di rendere l’informazione finale particolarmente complessa da reperire, andando direttamente ad incidere sulla qualità della comunicazione.
La ricerca ha ricevuto inoltre sostegno indiscusso da parte dell’Europa, grazie a MODEGAP, progetto destinato a rendere le comunicazioni e le infrastrutture Internet sempre più stabili, rapide, diffuse.
L’obiettivo di MODEGAP è particolarmente affascinante ed ambizioso, ovvero il raggiungimento di una trasmissività di 1 Petabyte per secondo per il 2020.
Ci uniamo quindi alle congratulazioni già offerte all’entusiasmante progetto, sapendo che il vantaggio di telecomunicazioni più rapide non è limitato semplicemente ai download, bensì alla stabilità di ogni spazio online: che si trovi nel nostro paese, oppure ovunque nel mondo.
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