Google Chrome non accenna a perdere quota, e si conferma anche a poco più di due mesi dall’inizio del 2016 uno dei browser più compatti, veloci e apprezzati dal pubblico per le sue estensioni, la navigazione comoda e fluida e ovviamente per le funzionalità estese all’intera piattaforma dedicata a YouTube, Blogger, Drive, Gmail, Google Plus e molti altri servizi della casa di Mountain View.
Con l’arrivo e la possibilità di scaricare Chrome 49, il nuovo update stabile e multipiattaforma (Windows, Linux, Mac), si apre inoltre quella che si preannuncia essere un’era di particolare rilievo per il browser in questione: oltre ai parametri di stabilità e velocità di navigazione, sempre più rivolti ad alti valori, Big G ha voluto dare ai suoi utenti un assaggio di quello che a partire dalla versione 50 sarà il tanto apprezzato Material Design, finora applicato principalmente alle ultime release Android e ad alcuni servizi online firmati Google.
Il Material Design è naturalmente ancora abbozzato in questa versione, ma possiamo notare miglioramenti a livello di design a partire dallo scrolling (definito “smooth” scrolling in quanto più versatile e meno soggetto a lag) ed un restyling della navigazione in incognito, che per rendersi ben distinta dal tradizionale web surfing si oscurerà, dando poi la possibilità all’utente di iniziare immediatamente la ricerca.
Su questa stessa scia, si notano anche effetti di tratteggio e di volume sulle tab aperte più marcato, con degli effetti di hover più visibili, un segnale del fatto che qualche sorpresa a livello grafico si sta effettivamente preparando.
Particolarmente importanti anche gli update apportati al JavaScript engine, che continua ad essere un dono e una “maledizione” insieme per i developer: pur essendo uno dei linguaggi di scripting più importanti del mondo web, non è indifferente il numero di cyber pirati che in tutto il mondo cerca di sfruttarne gli input per caricare malware o generare pessime situazioni a bordo del nostro browser.
Le vulnerabilità di sicurezza finora note sono state tuttavia corrette in Chrome 49, perciò possiamo affidarci a una navigazione relativamente molto sicura rispetto alle alternative.
Chrome si prepara inoltre a diventare, nelle release future, qualcosa di più che un “semplice browser”: Google ha lanciato Chrome Music Lab, piattaforma per l’apprendimento della musica, aperta a tutti gli utenti, che sfrutterà le API Web Audio (librerie software già note per le loro ottime capacita di sintetizzazione dei suoni) e le capacità di Chrome per dare vita a display touchscreen interattivi dal punto di vista musicale, tramite i quali è possibile comporre vere e proprie melodie.
Compositori e aspiranti suonatori sono quindi il pubblico più adatto di Music Lab, che mostrerà interattivamente i processi che portano alla nascita di un suono e di un vero e proprio brano musicale, a portata di mano, conoscendone gli aspetti che legano la teoria al suono: il futuro di Chrome, oltre la release attuale, sarà, come vediamo, sempre più interattivo e coinvolgente per tutti i fan di Google.
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