Ogni utente che frequenta il più noto social network in blu, ovviamente Facebook, lo sa da tempo: quando si verificano disagi o problemi di log in per svariati minuti, viene automatico pensare che la mente di Mark Zuckerberg stia escogitando nuove modifiche ad una piattaforma che è notevolmente andata rinnovandosi nel tempo, a partire dal fatidico anno di nascita, ovvero il 2004.
Abbiamo parlato qualche giorno fa di un articolo riguardante le faccine Facebook, mentre nella giornata di ieri, si è verificato l’ennesimo Facebook down, ampiamente commentato sui network “rivali” tra cui l’immancabile Twitter.
In particolare, l’accessibilità di gallerie fotografiche, la possibilità di tappezzare i profili dei nostri conoscenti di “Like” e alcune funzioni di pagine e gruppi era notevolmente compromessa, fino a costringere gli utenti a continui refresh del browser, con l’unico risultato di sovraccaricare ulteriormente i server.
Al momento l’ipotesi più probabile riguarda uno dei soliti interventi di manutenzione online, affiancato dalla possibile introduzione di nuovi feature, così come già accadde con l’arrivo della Timeline e del Diario, anni fa.
Il down di ieri sembra comunque essere limitato ad una percentuale esigua di profili, che comunque si sono visti sparire interi contenuti senza apparenti motivi. L’apparente “guasto” è il secondo, in termini di portata, dell’estate 2014, e viene immediatamente dopo il blackout dello scorso 19 Giugno, che ha rappresentato un incidente più complesso.
Il disservizio si è infatti protratto per oltre venti minuti in Europa e oltreoceano, causando problemi sia all’interfaccia PC che alle app portatili, ma che comunque alla fine si è concluso con una riattivazione del servizio facendo si che piano piano il tutto tornasse funzionante.
Tutto questo è naturalmente poco se confrontato con uno dei più grandi outage che il sito ricordi, avvenuto nell’Ottobre 2013, dove il network risultò irreperibile per oltre quattro ore.
Nonostante Facebook continui a sostenere che il tutto è dovuto a semplice manutenzione, c’è chi non crede a questa tesi ed è pronto a sostenere che si tratti di blackout derivanti dall’azione di hackers, avvenute soprattutto dopo la rivelazione della discutibile condotta sulla privacy del network.
Il disservizio di ieri è andato comunque risolvendosi dalle 15.00 in poi (ora italiana), e possiamo considerarlo un incidente di percorso nei continui tentativi di Facebook di sorprenderci con nuove funzionalità, che speriamo di poter provare al più presto possibile.
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