Da tempo ormai, il pubblico della Rete è ansioso di conoscere la prossima ed immediata svolta a nuove estensioni per i domini relativi ai siti Web.
Dopo aver visto in azione le estensioni più classiche a partire dagli albori di Internet (.com, .it, .edu, .org) per i top-level domain o domini di primo livello, sono in arrivo nuove indiscrezioni direttamente dall’ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), la struttura preposta al check-in ed alla validazione delle estensioni dei nomi di dominio, da quelli più conosciuti agli impopolari.
In particolare, sta avvenendo in questi momenti una generica liberalizzazione di oltre 700 nuove estensioni per i propri nomi di dominio, corrispondenti a delle estensioni personalizzate che vanno dai nomi di città alle strutture pubbliche, per passare poi agli aspetti tipici dell’interazione online (.web, .online, .blog e numerosi altri).
Prima ancora di poter gioire, coloro che possiedono un brand particolarmente forte e di impatto pubblico elevato, stanno naturalmente riflettendo su come registrare il proprio marchio esclusivo su oltre settecento possibili estensioni di dominio diverse: se fino ad oggi il nostro marchio distintivo è stato “rubato” da un altro proprietario di sito Web, questa nuova possibilità offerta dall’ICANN ci offre sicuramente la chance di poterlo registrare sotto un’altra estensione (come è accaduto, ad esempio, a Facebook con i domini Facebook.com e Facebook.biz).
Tuttavia diventa in un certo senso spossante e probabilmente inutile tutelarsi da possibili “domain grabbing” (appropriazione altrui di nostri nomi di dominio) quando le opportunità offerte sono così numerose.
Al momento, appare che i nuovi nomi di dominio possano essere assegnati tramite un criterio “first served”, ovvero al miglior offerente nel caso di dispute tra più individui che vogliono vedersi assegnato lo stesso indirizzo Web.
Tra i considerevoli vantaggi della nuova diffusione di estensioni di primo livello, comunque, rientra la possibilità di ricordare immediatamente il nome completo del dominio (come accadrà, ad esempio, con le estensioni a tema culinario .wine e .pizza, già oggetto di dispute da parte dei grandi del Web statunitense), nonostante le accese diatribe su chi debba assegnarsi un nome più originale dell’altro siano naturalmente all’ordine del giorno.
Il Web diventa quindi più personalizzato e aperto ai diversi interessi degli utenti, con numerose possibilità di pre-registrazione a partire già da ora anche nel nostro paese, come dimostrato ad esempio dall’offerta di 1And1 Hosting.
Ci auguriamo quindi che tutto ciò che ci appassiona di Internet sia ancora più a portata di click, grazie a questa nuova intuizione di cui potremo comprendere i risvolti a partire dall’anno prossimo.
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