Internet Explorer è indubbiamente passato alla storia, recente e meno recente, per essere stato considerato il browser più criticato di sempre. Accuse di scarsa personalizzazione, vulnerabilità, crash e bug in grado di soggiogare la navigazione quando meno ce lo si aspetta sono comuni motivi di lamento da parte di utenti che da tempo hanno optato per alternative open source.
Microsoft, approfittando del lancio del nuovo OS Windows 10, che parte dalle premesse di rinnovare l’ambiente operativo e di congiungere smartphone e tablet ai PC desktop, sta comunque studiando una contromossa da diversi mesi, che come sappiamo è stata nominata “Project Spartan“.
Spartan non è altro che il nuovo browser della casa di Redmond, che per l’occasione verrà inserito in anteprima mondiale nelle prossime build di Windows 10 sia per smartphone che per desktop. L’indiscrezione proviene nientemeno che da Microsoft stessa, dal Mobile World Congress 2015, che si sta svolgendo proprio in queste giornate.
La nuova release, ancora in fase beta, sarà disponibile come sempre per gli utenti iscritti al progetto Windows Insider, che consente agli user registrati di testare in anteprima tutto ciò che ruota attorno al mondo Windows 10, come ricorderemo già dalla Technical e dalla Consumer Preview di Windows, rilasciate a Settembre e Gennaio.
Il codice build mostrato al MWC risponde al numero di 10026, che in molti presumono sia quella che si mostrerà nell’aggiornamento di fine mese. Il layout del nuovo browser, che comparirà in bundle con Windows 10 assieme a Internet Explorer, si ispira ad un nuovo engine, tecnicamente un fork di Trident, che gli utenti veterani ricorderanno sotto il nome di MS HTML, nientemeno che l’engine che ha accompagnato Internet Explorer dai primi giorni di vita.
Il punto di forza del nuovo fork sarà costituito da una “crescente interoperabilità con le pagine web moderne”, ed una navigazione “molto più scorrevole”, fatto che lascia ben sperare, essendo i problemi di incompatibilità e i lag improvvisi due dei principali punti deboli di Explorer.
E’ stata inoltre confermata l’interazione di Spartan con l’assistente vocale Cortana: in questo modo, l’accoppiata vincente avrà una chance in più di risollevare le sorti del browsing “made in Microsoft”, fino a non vedersi sminuito così pesantemente.
Sarà un’impresa alla portata della sempre attiva Microsoft? Ci auguriamo naturalmente che la seconda vita di Internet Explorer possa essere veramente rappresentata, nei prossimi mesi, da questo nuovo frutto della tecnologia passata e moderna relativa ai browser.
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