Il browser Opera, specialmente per quanto riguarda la sua versione Android, ha apportato significativi miglioramenti al concetto di navigazione Web dai dispositivi mobile: dopo l’introduzione di Opera Max, sistema studiato per minimizzare il carico di traffico dati sfruttato durante la navigazione, permettendo anche la visualizzazione di filmati in streaming senza lag nonostante l’assenza di connessione Wi-Fi, è il turno di Opera 36, che introduce due novità significative dal punto di vista del design e, soprattutto, della trasmissione Bluetooth.
Partendo dalla prima news, Opera 36 introduce una nuova architettura fondata su Chromium 49, progetto open source da cui Google ha fatto nascere il più noto Google Chrome.
La natura aperta e disponibile a tutti gli sviluppatori di Chromium ha permesso alla nuova versione del browser norvegese di utilizzare il motore di rendering Blink tipico di Chrome, che porta rinnovamenti raffinati al design come possiamo vedere da subito nella schermata di avvio: il nuovo Tab Switcher ci consente di rendere le pagine Web visitate come piccole miniature, che è possibile consultare più facilmente così come chiuderle con un solo swipe.
Il risultato è molto convincente, e non solo dal punto di vista grafico: integrandosi alla perfezione con il Material Design utilizzato nelle ultime release del sistema operativo Android, Opera riesce perfettamente nell’impresa di rinnovare l’esperienza di navigazione, senza ricorrere a soluzioni eccessivamente elaborate.
La seconda grande novità per Opera 36 Android riguarda un feature ancora in fase beta, ma per il quale possiamo essere comunque certi che interesserà tanti appassionati di domotica o dispositivi controllabili a distanza: si tratta delle API (set di istruzioni per nuovi comandi) per Web Bluetooth, che darebbero all’utente la possibilità di gestire device a distanza tramite l’interfaccia Bluetooth del proprio smartphone.
Dopo essere state presentate anche per il browser Chrome, le API hanno dimostrato di poter compiere piccoli prodigi anche tramite l’interfaccia proposta da Opera: tramite il browser, e la web app associata al dispositivo compatibile con lo standard Bluetooth, con pochi tap sullo schermo possiamo pilotare a distanza tutti gli oggetti smart che lo consentono.
Il mondo dell’Internet of Things inizia quindi a interessare anche la software house norvegese, dopo aver ovviamente attirato l’entusiasmo di Google.
Ogni versione di Opera generalmente è pronta a stupirci con funzionalità che non ci aspettiamo facilmente.
La release precedente includeva un download manager molto avanzato rispetto alla media dei browser mobile; ed ora la release 36 contiene questa sorpresa imprevedibile: scopriremo se il browser evolverà ancora in questa direzione nei prossimi mesi, grazie a indiscrezioni e update che troverete naturalmente qui come sempre.
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