Atteso da tantissimi utenti come “il browser definitivo” che porterà un sospiro di sollievo in quanti sono ancora affetti dai tantissimi crash e bug che coinvolgono da tempo Internet Explorer, Microsoft Spartan è finalmente giunto a mostrare tutta la sua potenza nella nuova Technical Preview di Windows 10.
Dopo anni in cui è stato messo in secondo piano da efficienti browser alternativi come Chrome, Opera, Safari e Firefox, il browser emblema di Microsoft lascia finalmente spazio ad un’alternativa in grado di migliorare di gran lunga l’esperienza a livello Internet di ogni utente.
Si parte, quindi, nello svelare le proprie capacità, dal rendering engine Edge, che gli appassionati di grafica Internet conosceranno come successore di Trident, già utilizzato da Internet Explorer. L’interfaccia di Edge, come promesso dalla casa di Redmond, è stata completamente rivisitata ed aggiornata con nuovi strumenti web che garantiscono la possibilità di integrare app di terze parti con facilità.
Nonostante l’arrivo di Spartan sia ancora atteso, in quanto verrà rilasciato in bundle assieme a Windows 10, il nuovo browser è stato testato in versione beta da alcune piattaforme ben note per i benchmark dedicati ai browser, come Mozilla Krake, SunSpider, Browsermark.
Le diverse piattaforme hanno rilevato valori ottimistici per Spartan: SunSpider ha “fotografato” i tempi d’accesso al codice JavaScript da parte del browser in circa 166,7 millisecondi, mentre secondo la stessa piattaforma Firefox e Chrome ottengono risultati di 276.2 ms e 294.0 ms rispettivamente.
Nonostante la maggiore velocità su carta, a Spartan mancano ancora punti e strumenti supplementari per potersi confrontare alla pari con gli altri giganti del mondo browser in tema di compatibilità con molti standard del Web: Browsermark assegna a Spartan 1740 punti, contro un 3366 totalizzato da Chrome; secondo PeaceKeeper il rapporto è di 1619 punti contro 3308 totalizzati da Firefox.
Risultati, come vediamo, molto eterogenei, ma in grado di sottolineare la capacità di Spartan di integrare ottimamente JavaScript in velocità: Microsoft dovrà tuttavia applicare più tecniche affinché Spartan risulti un browser in grado di comprendere tutte le situazioni online in cui si trova, dal caricamento dello stile ai contenuti della pagina.
Attendiamo quindi che si riveli in qualità di successore più degno di Internet Explorer: i primi risultati dei test fanno comunque ben sperare in merito; seguiteci ovviamente nel frattempo, per una recensione completa al momento dell’uscita ufficiale.
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