Assieme a Java, Adobe Flash fa certamente parte dei software apparentemente innocui di cui sempre più spesso sentiamo parlare in ambito sicurezza informatica, per diverse ragioni, non ultime quelle di fornire una porta d’accesso a diversi attacchi remoti di sistema sfruttando le vulnerabilità dei plugin che ne permettono il funzionamento.
Nonostante Adobe Flash sia nato per la visualizzazione di un formato standard di video multimediale online, negli anni si è tramutato in una sorta di “nemico” alla navigazione sicura, al punto che la maggior parte dei creatori di browser ne sconsiglia la visualizzazione, fino ad arrivare all’iniziativa di Mozilla che con il suo Firefox ne ha bloccato il caricamento fino a quando non verrà preparata una nuova patch, che riuscirà a correggere le ultime vulnerabilità recentemente apparse.
Il comportamento dei diversi browser rispetto a Flash risulta effettivamente diverso: ad esempio, Opera e il già citato Firefox hanno scelto espressamente di non includerlo di default, rimandando piuttosto alla consueta operazione di download e installazione dei plugin necessari come se ci si trovasse al primo avvio del proprio PC. Diversa sorte è invece spettata a Flash in Microsoft Edge, dove è attivo per default, ma comunque deselezionabile grazie alle Impostazioni integrate.
Ci si potrebbe quindi chiedere quanto incida sui browser in questione l’installazione di un componente simile, in termini di consumo di cicli di CPU e velocità complessiva del software. L’autorevole PcWorld internazionale ha così effettuato una serie di prove, utilizzando tutti i browser più popolari di sempre (Firefox 39, Chrome 44, Internet Explorer 11, Opera 31 e il nuovo fiammante Edge 12), per scoprire le performance effettive con Adobe Flash attivato.
I risultati sono stati particolarmente sorprendenti per chi si affaccia per la prima volta alla navigazione online, anche se non così inattesi per chi abbia già abilitato e disabilitato più volte i plugin per notare la differenza. In particolare, Microsoft Edge si è visto passare dall’84,1% di utilizzo della CPU al 24,5% con la semplice disattivazione del componente, dato che diventa ancora più rilevante con Opera (che con disinvoltura passa dall’81,2 al 6,6%).
Chrome è infine risultato il browser più ottimizzato, in grado di non superare la soglia del 71% di utilizzo CPU nonostante gli elevati valori raggiunti da Edge e Opera, segno di una qualità Google che continua a non cedere, sotto ogni punto di vista.
Il plugin di Adobe viene perciò confermato come un componente sempre più controverso per i nostri browser, in grado di creare problemi a livello di sicurezza e come possiamo vedere, anche di velocità e stabilità. Non ci resta quindi che restare aggiornati per scoprire da quale plugin sarà sostituito in futuro, con l’augurio che possa rappresentare la soluzione finale rispetto a Flash.
Lascia un commento