Ricorderemo senz’altro Project Ara, l’iniziativa Google volta a dare la possibilità ad ognuno di noi di creare, assemblandolo componente per componente, il proprio smartphone “ideale”, dotato dell’hardware che riteniamo più interessante e adatto al nostro uso quotidiano.
Sulla stessa scia di questo interessante progetto, anche il mondo degli smartwatch non poteva naturalmente restare a guardare: nasce così Blocks, primo device da polso da costruire tramite moduli hardware, per una nuova soluzione basata su qualità, efficienza e ottimizzazione delle specifiche degli smartwatch che Apple e Samsung ci hanno proposto fino ad oggi.
Blocks è una delle fortunate iniziative che hanno preso piede da Kickstarter, la celebre piattaforma di crowdfunding che ha assicurato al progetto la raccolta di 250.000 dollari in meno di un’ora, arrivando attualmente all’incredibile cifra di 550.000. Lo smartwatch prevede una configurazione basilare, formata da un quadrante (in gergo “watchface”) ed un cinturino che lo sostiene, integrando inoltre un display a 360 per 360 pixel a colori.
Scoprendo più a fondo le specifiche base da cui ognuno potrà personalizzare la propria versione di Blocks, troviamo un processore di buona qualità, uno Snapdragon 400, in aggiunta a 512 MB RAM, 4GB di memoria base, gli indispensabili modulu WiFi (aggiornato al 802.11b/g/n) ed il Bluetooth (versione 4.1), motore per creazione di feedback aptico ed un microfono integrato.
A quanto pare, Blocks è in grado di interfacciarsi con le notifiche ricevute sia da terminali Android che iOS, integrando importanti applicazioni per il fitness tracking, la qualità del riposo notturno e la possibilità di registrare alcuni appunti vocali. Il telaio è infine stato concepito per un uso che potremmo definire senza dubbio sportivo, dal momento che ha ricevuto certificazione IP67 contro urti e graffi.
Al momento sono stati sviluppati alcuni moduli interessanti, tra cui Extra Battery (capace di estendere i 400 mAh del dispositivo permettendogli di affrontare un uso intensivo), il GPS, il sensore NFC per pagamenti istantanei, il cardiofrequenzimetro Heart Rate ed infine un modulo che riscuoterà senza dubbio successo tra gli atleti: Adventure, che comprende sensori di temperatura, altitudine e pressione.
I moduli sono sviluppati tramite piattaforme open source, perciò ci si aspetta l’intervento di molte startup e developer interessati al progetto. Il fissaggio, dal punto di vista tecnico, sembra essere particolarmente facile e duraturo nel tempo, grazie ai perni in metallo che sostengono la struttura dello smartwatch e lo rendono comodo da portare al polso.
Come vediamo, i device modulari e personalizzabili riscuotono l’interesse di ondate di utenti sempre crescenti: sarà sufficiente per dar via a una rivoluzione nel mondo di smartphone e smartwatch? Sicuramente anche noi ci aspettiamo un futuro in cui ognuno è libero di creare il proprio hardware, quindi resteremo sintonizzati sulle novità di questo ambiente per news puntuali sull’evoluzione dell’open source applicato ai device portatili.
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