Anche Samsung, nonostante sia impegnata negli ultimi preparativi che porteranno alla presentazione di Galaxy S7, sicuramente uno dei device della casa coreana più attesi dell’anno, non è mancata al tradizionale appuntamento con il Consumer Electronics Show 2016, dove ha portato all’attenzione del pubblico un tablet convertibile veramente particolare, che in tanti stanno già considerando il rivale di Surface Pro 4.
Il nuovo e potente tablet, che sarà reso disponibile al pubblico a partire da Febbraio, prende il nome di Galaxy TabPro S e, a sorpresa, integra come sistema operativo nativo Windows 10. L’hardware è costituito da uno schermo a 12 pollici su cui è saldamente innestata una tastiera complementare, che all’occorrenza può comunque essere separata per consentirci di utilizzare TabPro S come se fosse a tutti gli effetti un semplice tablet.
Lo spessore è davvero contenuto (6,3 mm) e Samsung è riuscita a rivestire le componenti elettroniche con un robusto telaio in lega di magnesio, attribuendogli un design che ricalca da vicino il modello adottato da Microsoft con Surface Pro.
La società coreana non ha comunque mancato di aggiungere alcuni suoi inconfondibili tocchi all’ambiente operativo di TabPro S, nonostante la presenza del sistema operativo Windows 10: la S-Pen, il tradizionale pennino utilizzato in abbinamento ai principali tablet di fascia alta di Samsung per una selezione più precisa di icone e oggetti e una scrittura a mano più realistica, sarà presente anche in questo ibrido.
Assieme ad un supporto alle classiche applicazioni di produttività, navigazione Internet e giochi, il nuovo tablet potrà permettersi una gamma di applicazioni veramente notevole, considerando le specifiche hardware di partenza: è infatti intervenuta Intel con il suo nuovo Core M di 6° generazione con frequenza a 2.2 GHz ad aumentare le capacità del device, essendo un chipset particolarmente adatto ai tablet con schermo e tastiera separabili. La dotazione prosegue con ben 4 GB di RAM e la possibilità di scegliere uno spazio di storage fisico da 128 oppure da 256 GB.
E’ quindi chiaro, a partire da quest’anno, come Galaxy non sia assolutamente più sinonimo forzato di Android, sistema operativo che ha accompagnato la stragrande maggioranza dei device prodotti da Samsung: il desiderio di diversificarsi e distinguersi, proponendo nuovi high-end con capacità e software inusuali per il brand, fa sicuramente parte di una delle tante sorprese che la società coreana avrà in serbo per noi nei prossimi mesi.
Lascia un commento