Nonostante le promesse della maggior parte delle major del mondo smartphone, per l’arrivo di nuovi device dotati di un hardware interessante, il podio di quest’anno potrebbe spettare a Xiaomi, che ha attualmente in preparazione Mi 5 per l’uscita entro fine 2015, ultimo di una fortunata serie di device che ha dimostrato la presenza di alternative valide oltre ai consueti nomi.
Xiaomi Mi 5 sembra inserirsi, a giudicare dalle prime specifiche hardware trapelate, in un contesto in cui ci si distanzia sempre più dalla filosofia di Samsung e dai dispositivi che per motivi di surriscaldamento hanno rinunciato a Qualcomm Snapdragon: punto forte del nuovo device sarà infatti rappresentato dal nuovo Snapdragon 820 a 3 GHz, tra i primi smartphone a considerarlo in qualità di cuore pulsante del dispositivo.
Il desiderio di superare Samsung è evidente, inoltre, da alcune passate rivelazioni, secondo le quali Xiaomi Mi 5 potrebbe integrare, nel caso in cui Snapdragon 820 non risultasse la scelta finale, una CPU custom con architettura 64 bit, creata sfruttando il FinFET, un processo creativo per chipset caldeggiato anche da Intel e particolarmente adatto per i processori multigate.
Questa filosofia avrebbe permesso anche a Samsung di creare i sui Exynos 7420 a 14 nanometri; tuttavia il divario hardware si potrà notare grazie alle seguenti specifiche: 4 GB di memoria RAM, che eleveranno il livello raggiunto dai top di gamma fino ad oggi (3 GB), 16 GB di memoria flash base espandibile e risoluzione Quad HD su schermo, integrando il tutto con un fingerprint reader, sempre meno assente sui moderni device portatili.
A fare da trampolino di lancio per il nuovo Mi 5 sarà certamente Android 5.1.1. Lollipop, in attesa della definizione finale degli aspetti più salienti di Android M release.
Xiaomi si rivela essere comunque molto ottimista in merito a Snapdragon 820, il cuore della nuova architettura soprannominata “Libra”, nonostante i primi benchmark non abbiano convinto completamente, notando i risultati ottenuti in uso in modalità single core e in multi core, ancora inferiori a Exynos di Galaxy S6.
Continuano quindi le acerrime rivalità tra Xiaomi, probabilmente alleata di Qualcomm, la quale è a sua volta contro il predominio Samsung, nonostante il “flop” di Galaxy S6, meno gradito dagli utenti rispetto al previsto.
Attendiamo quindi ulteriori news che ci permettano di conoscere da che parte stare, prima dell’arrivo del nuovo flagship di Xiaomi, di certo un esperimento esclusivo per gli standard degli smartphone futuri, indipendentemente dalle opinioni del pubblico.
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