La sempre attiva Xiaomi torna alla carica presentando al pubblico l’ultimo erede di una serie di device che ha catturato nel tempo sempre più consensi per il buon rapporto qualità/prezzo. Si tratta di Redmi Note 3, nuovo phablet con scocca in metallo e lettore biometrico integrato, dotato dello stesso design che rende sempre riconoscibile la gamma Note.
Redmi Note 3 sorprende anche per essere un buon concentrato di tecnica, che parte da uno schermo con risoluzione full HD e diagonale da 5,5 pollici, progettato per rendere al massimo secondo gli ultimi standard video, grazie anche alla presenza di un processore octa-core di tutto riguardo, un Mediatek Helio X10, che con i suoi 2 GHz di clock è pronto a svolgere egregiamente tutti i task richiesti in breve tempo.
Redmi Note 3 di Xiaomi non è comunque disponibile in una sola versione: gli utenti potranno scegliere tra due terminali, uno con 2 GB di RAM e una dotazione base di 16 GB di storage. Non essendo espandibile per motivi di progettazione del telaio, la casa cinese ha pensato di affiancare questo modello “basic” ad uno più evoluto, con 3 GB di RAM e uno storage che si attesta sui 32 GB.
Anche il comparto dedicato all’imaging, in particolare alla fotografia, ha delle buone sorprese in serbo per noi, tra cui una fotocamera con risoluzione 13 megapixel e tecnologia Phase Detection Auto Focus (nota come PDAF), capace di utilizzare uno specchio interno al modulo fotografico per deviare la luce necessaria allo scatto migliore, il tutto su un apposito sensore per la messa a fuoco.
La fotocamera anteriore, infine, ci offre 5 megapixel per validi autoscatti; tuttavia il componente di maggior interesse in Redmi Note 3 è dato dal lettore di impronte digitali, posizionato sul retro della scocca, e certamente ha tempi di rilevazione a dir poco fulminei: sono sufficienti 0.3 secondi per sbloccare il device, così come per ordinare pagamenti online velocissimi.
Per concludere, l’OS preinstallato su Note 3 è una fiammante versione 5.1.1. di Android Lollipop personalizzata con interfaccia MIUI 7, il tutto ad un prezzo ufficiale che al momento non supera, per i due phablet, rispettivamente i 132 e i 162 Euro.
Si direbbe quindi che Xiaomi abbia ancora una volta centrato l’obiettivo: offrire un device Android economico, di alta qualità e creato con la necessaria attenzione alle tecnologie del futuro.
Seguiremo quindi l’evoluzione nel tempo di questo nuovo terminale, che al momento è di certo uno dei più promettenti dei colossi orientali dell’elettronica di consumo.
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