La piattaforma Android, a distanza di diversi anni dalla sua creazione, continua ad evolversi e si dimostra senza dubbio capace di dare vita ad iniziative e progetti interessanti anche dal punto di vista hardware, tra cui il nuovissimo Nextbit Robin, smartphone basato su cloud in grado di proporre per primo il backup automatico online dei dati relativi alle foto acquisite ed alle app, in modo da permetterci di liberare spazio in locale.
Nextbit, apparentemente, è uno dei tanti nuovi nomi delle startup che si affacciano sul panorama Android, tuttavia chi è un fedele fan di Google saprà che si tratta di un nuovo progetto che ha coinvolto anche l’aiuto di Kickstarter, la piattaforma per il crowdfunding più gettonata di sempre, per concretizzare questa interessante idea.
L’obiettivo è fornire finalmente un device Android in cui non vi siano più problemi di storage, partendo con uno spazio gratuito piuttosto ampio per uno smartphone (100 GB su cloud), permettendo così di eliminare, almeno in parte, la necessità di schede micro SD o altri supporti di memorizzazione.
Nextbit Robin permetterà, grazie a impostazioni personalizzate per ogni utente, di effettuare ulteriori backup periodici a seconda della frequenza di utilizzo di determinate app o l’upload di immagini, creando così uno spazio personale in cui è sufficiente un singolo tap per effettuare il download dei contenuti del cloud, riportandoli a livello locale in pochi secondi.
Anche il comparto tecnico di Robin non delude, integrando il meglio della tecnologia Android su un dispositivo che dimostra già da subito di volersi collocare nella fascia medio/alta: abbiamo infatti uno schermo IPS a 5,2 pollici (full HD), un processore Snapdragon 808, un system on a chip che si dimostra ancora capace di particolari prodezze sia sugli smartphone monoblocco che sui flip-phone, 3 GB di RAM, 32 GB di storage base, una porta USB Type-C per ricarica rapida e soprattutto un sensore per riconoscimento biometrico.
La dotazione di Nextbit Robin si completa con Android 5.1 Lollipop, che sarà aggiornabile a Marshmallow non appena avverrà il rollout ufficiale del nuovo OS.
Altro dettaglio interessante per gli appassionati di modding e più in generale chi ama la personalizzazione estrema del device, il bootloader sarà completamente sbloccato, perciò chi volesse potrà installare ROM di particolare interesse, tra cui Cyanogen OS.
Nextbit Robin arriverà entro i primi mesi del 2016, pronto a rivoluzionare il modo in cui intendiamo lo storage online e l’interazione con quanto memorizziamo su cloud: i nuovi top di gamma delle altre case produttrici sapranno reggere il confronto con questo nuovo paradigma?
Non ci resta che attendere il nuovo anno per scoprire come evolverà il mondo del Web su smartphone, in attesa di device veramente innovativi.
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