Siamo nel lontano 1991 e un giapponese di nome Akira Yoshino inventò la prima batteria basata sulla tecnologia che sfrutta gli Ioni di Litio, le cosiddette batterie a Li-Ion. 2 furono le aziende che ebbero fiducia nel progetto, la Sony e la Asahi Kasei, entrambe giapponesi, furono le prime a rendere effettiva la commercializzazione di questa tipologia di batterie destinata a sostituire gli accumulatori Nichel-Cadmio. Oggi le batterie basate sul litio si possono dividere sostanzialmente in 2 categorie: le Li-Ion e le Li-Po.
Accumulatori agli Ioni di Litio
Nel tempo le batterie al litio hanno preso il sopravvento su quelle al Nichel-Cadmio grazie ad un più semplice ed economico processo di produzione, oltre al vantaggio di non soffrire del famoso effetto memoria. Per chi non lo sapesse l’effetto memoria si presenta quando la batteria viene messa in carica sempre allo stesso livello di scarica, creando un falso fondo di barile (per esempio se si mette la batteria in carica sempre quando è al 15% quel 15% diventerà, per effetto della memoria della batteria lo 0%, quindi si avrà una batteria scarica quando in realtà se ne ha un altro 15%).
Le batterie agli ioni di litio possono essere potenzialmente pericolose a causa dell’instabilità interna che può portare ad esplosioni se sottoposte a quantità di calore eccessivo oppure ad un’eccessiva carica.
Pro
- Le batterie Li-Ion possono assumere diverse forme e dimensioni per facilitarne l’inserimento nel dispositivo desiderato
- Nessun effetto memoria
- Non si deteriorano con il numero di cicli carica/scarica
- Non avendo l’effetto memoria la batteria non richiede la carica completa al primo utilizzo
Contro
- Se è vero che la batteria possiede potenzialmente infiniti cicli di ricarica, è vero anche che il deterioramento avviene nel tempo a partire dalla data di produzione, indipendentemente dall’utilizzo che si è fatto dell’accumulatore.
- La chimica contenuta nelle batterie è soggetta facilmente ad esplosioni se surriscaldata o caricata eccessivamente.
- Il processo di deterioramento avviene più velocemente se sottoposte a calore.
Accumulatori ai Polimeri di Litio
Le batterie ai polimeri di litio, dette anche Li-Po, stanno conquistando l’attenzione dei produttori di elettronica di consumo, come smartphone e tablet, che necessitano di una buona capacità di energia in uno spazio ridotto.
Le batterie Li-Po sono andate in commercio solo nel 1996, in principio erano destinate a progetti segreti della milizia sovietica e statunitense. Le batterie basate sui Polimeri di Litio vennero poi rilasciate all’industria di consumo alcuni anni dopo la caduta del muro di Berlino.
Pro
- Processo di produzione che permette una maggiore capacità di energia (circa il 20% in più) in uno spazio più piccolo rispetto alle batterie Li-Ion
- Peso ridotto e maggiore autonomia
- Nessun effetto memoria
- Subiscono un minor degrado nel tempo rispetto alle batterie agli ioni di litio
- Le batterie Li-Po possono essere modellate più semplicemente, quindi possono prendere più forme rispetto alle Li-Ion
- Le batterie Li-Po hanno minor tempo di ricarica
Contro
- Le batterie ai polimeri di litio sono facilmente infiammabili se forate
- Confrontate con le batterie Li-Ion il deterioramento ottenuto con i cicli di carica/scarica è molto elevato (l’80% di deterioramento in 500 cicli circa)
- Necessita di caricatore specifico, pena caricamento lento o danneggiamento della batteria
Manutenzione delle batterie
I metodi di manutenzione e conservazione delle 2 tipologie di batterie è pressoché identico visto che l’unica cosa che le differenzia è il processo di produzione ma non la chimica sulla quale sono basate ovvero il Litio.
Come abbiamo detto le batterie al Litio non soffrono dell’effetto memoria ma, purtroppo, i sistemi operativi si e non ne sono esenti Android, iOS, Windows e OS X; in questi casi la batteria necessita di una calibrazione che, per una migliore affidabilità deve essere eseguita almeno una volta al mese o dopo l’installazione di una nuova rom o kernel Android.
La calibrazione consiste nell’effettuare un intero ciclo di carica/scarica ponendo delle piccole attenzioni:
- Far scaricare il dispositivo non al di sotto del 10%
- Caricare il telefono da spento fino al raggiungimento del 100% di carica
- Accendere il dispositivo mentendo il caricatore connesso e staccarlo solo dopo un minimo di 2 minuti dalla fine dell’accensione del dispositivo
- effettuare i passaggi da 1 a 3 per 2 – 3 volte di seguito
Un’altra controindicazione dell’effetto memoria dei sistemi operativi è che al primo avvio di un dispositivo è consigliato mettere in carica il dispositivo fino al 100% di carica.
Se la batteria non verrà usata per un lungo periodo di tempo è consigliato conservarla con circa il 50% di carica residua, in un luogo fresco, in quanto, come detto in precedenza, il calore deteriora più velocemente la batteria.
Conclusioni
Dire quali delle 2 tipologie di batterie sia meglio non è difficile guardando tutti i pro presenti nelle batterie Li-Po, tuttavia il loro deterioramento strettamente collegato ai cicli di ricarica ne fa un prodotto utilizzabile nel breve tempo se consideriamo dispositivi come smartphone o tablet visto che la loro autonomia difficilmente supera le 24 ore e che, quindi, i cicli di carica/scarica avvengono molto frequentemente; eppure se si utilizzassero solo batterie Li-Ion si andrebbe a discapito del design e delle leggerezza dei dispositivi mobili.
Questo ancora una volta ci mette di fronte alla scelta del miglior prodotto a seconda dell’utilizzo e delle preferenze dell’utente finale, non si deve puntare sempre alla migliore CPU o all’hardware top di gamma, bisogna trovare sempre un compromesso.
Alessandro Deromedi dice
Se è integrata la garanzia è 2 anni.. a me la hanno cambiata..
Aleandro dice
Salve a tutti, io ho avuto un iPhone 4s con la batteria a li-po, dopo 1 anno di uso, ho avuto dei grandi problemi con la batteria, addirittura ha cominciato il dispositivo a spegnersi a 20%, poi a 40% poi a 50%, dicendomi che era scarico, ho fatto la calibrazione, ma niente, io lo caricavo solo la notte, adesso sono stato costretto a prendere uno smartphone di ultima generazione con batteria a Lit-io.
Adesso Non ho nessun problema, la carica tiene di più e il dispositivo mi si spegne a 0% dopo più di un giorno di utilizzo intenso, comunque grazie della spiegazione ??
Daniel Lorusso dice
Favoloso! Adesso capisco perché si stanno utilizzando le batterie al Li-po, solo che dopo 2 anni lo smartphone/tablet sarà da buttare in quanto la batteria è quasi sempre integrata!
Mi è stato molto utile 🙂
Luca Gildo dice
Con un po di capacità si riesce comunque a sostituire anche le batterie integrate 🙂 diciamo che le batterie li-po sono l ideale su prodotti che non essendo esosi in risorse energetiche possono permettere un utilizzo continuato per più giorni senza arrivare nel breve tempo a doverlo ricaricare! Su uno smartphone di fascia bassa magari con componenti che non consumano tanto, come schermo da 4/5 pollici con risoluzione sotto l HD e un processore non energivoro montando una batteria li-po da magari 4.000/5.000 mah si possono tranquillamente coprire 4 5 giorni di utilizzo normale prima di arrivare a doverli caricare! E facendo una media di 3 giorni di autonomia si riescono a coprire 4 anni prima di avere un reale calo di qualità sull autonomia! Per essere proprio pessimisti facciamo 3…in quel caso non essendoci più la garanzia si potrà intervenire manualmente per la sostituzione della batteria 🙂
codibu dice
La garanzia sulle batterie dei cellulari è di 60 giorni.
Polymar77 dice
6 mesi