Il 22 marzo 1996 in Giappone la casa produttrice Capcom ha dato inizio a una delle saghe horror video ludiche più eccitanti e spaventose di sempre: Resident Evil. Da quel giorno il mondo dei “survival horror” non sarebbe più stato lo stesso. In queste ore la celebre saga si è arricchita di un nuovo capitolo sviluppato da Slant Six Games e Capcom, intitolato “Resident Evil: Operation Raccoon City”, disponibile per PlayStation 3, Xbox 360 e anche per PC.
Trama [Voto 7]
“Dall’altra parte della barricata”
Aspetto fondamentale per la riuscita di un gioco di questo genere, ovviamente è il nucleo narrativo. Tutta la vicenda si svolge nell’anno 1998 a Raccoon City, tra gli eventi narrati in Resident Evil 2 e Resident Evil 3.
Il giocatore vestirà i panni di uno dei mercenari dell’ Umbrella (Umbrella Security Service) tra quelli selezionabili, entrando a far parte di una squadra composta da altri tre elementi, gestibili dall’ Intelligenza artificiale oppure da persone in carne ed ossa.
Obbiettivo dell’ USS è quello di eliminare tutte le prove (e anche testimoni scomodi) che possono collegare la società farmaceutica Umbrella al rilascio del Virus-T che ha trasformato una grandissima parte dei cittadini di Raccoon City in zombie.
La squadra però si troverà di fronte a tantissime difficoltà, infatti oltre a zombie e creature mostruose dovranno affrontare anche esponenti della “Special Operations Command”, i quali invece, contrariamente ai protagonisti, cercano delle prove per incastrare l’Umbrella ed eventualmente cercare di salvare tutti i superstiti.
Grafica [Voto 6½]
“Un posto nella sufficienza”
Sul comparto grafico il gioco non è ne qualcosa di eccessivo ma neanche deludente, riesce a conquistarsi un posto nella sufficienza.
Il dettaglio dei personaggi si presenta assai elevato, infatti ognuno di essi si presenta molto caratterizzato, lasciando in evidenza gli aspetti unici del giocatore selezionato. Il dettaglio delle armi e anche delle ambientazioni è abbastanza definito, ma non come ci aveva abituato Capcom in “Resident Evil 5”.
A fare da peso negativo sulla bilancia di giudizio però, è la ripetitività delle animazioni e dei modelli grafici utilizzati per i nemici. Molto spesso infatti, il giocatore si troverà circondato da un gran numero di zombie (come da tradizione), ma chiunque può notare nella folla due o tre cloni dello stesso personaggio, come ad esempio il poliziotto, identico in tutti i casi, senza una minima differenza che lo possa distinguere da un suo compagno.
Audio [Voto 4½]
“Malevolo e snervante”
Se la grafica e la trama potevano costituire un aspetto positivo di questo gioco, d’altro canto l’audio costituisce davvero un peso negativo.
Il sonoro spesso delle armi può servire a distrarre, ma i “sample” utilizzati sono quasi sempre gli stessi, lasciando passare la voglia spesso di voler cambiare arma. Anche le frasi pronunciate dai protagonisti durante il gioco mancano di originalità (Esempio: Se si gioca impersonando “Lupo” e si soccorre un alleato ferito questa dirà sempre “Fa attenzione, Mon ami!”) e possono essere alla lunga ripetitive e snervanti.
Ad aggravare ulteriormente il giudizio è anche la ripetizione dei modelli sonori che vengono utilizzati per le animazioni femminili (Esempio: se si corre e successivamente ci si getta a terra sia “Lupo” che “Bertha” avranno la stessa voce!).
Gameplay [Voto 8]
“Eroi e antieroi”
Omettendo le pesanti pecche audio, il titolo proposto da Slant Six Games però non è da giudicare in maniera completamente negativa.
Il gioco propone la possibilità infatti, di poter giocare on-line, quindi di completare la campagna in compagnia di qualche amico, così da assicurare tantissime ore di divertimento. Ogni personaggio della USS è delineato da forti caratteristiche uniche (Vi è il soldato, il medico, la spia, il demolitore..) che possono pesare moltissimo sulla riuscita della missione. Oltre a questo però vi è la possibilità di poter ottenere dei punti esperienza uccidendo nemici e trovando qua e là dei dischetti da inserire in appositi computer così da ottenere esperienza bonus e per sbloccare elementi nella galleria presente nel menù principale.
Questa esperienza ottenuta serve, come da consuetudine, per acquistare armi sempre più forti e anche per migliorare i poteri unici di ogni personaggio, così da rendere le missioni più facili di quanto sono. Il giocatore si troverà ad affrontare luoghi che, per chi è affezionato alla serie, ricorderà molto bene; così la squadra attraverserà le ambientazioni più inquietanti di Raccoon City, passando per l’ospedale, laboratori, strade in condizioni apocalittiche e anche dei parchi orripilanti. Le meccaniche di gioco ricordano vagamente quelle proposte in “Kane & Lynch: Dead Man”, soprattutto nelle fasi in cui si combatte con i militari e bisogna sparare spesso nascosti dietro oggetti dello scenario, altrimenti la partita si rivelerà più breve del previsto.
Come già anticipato, nella campagna principale si potranno utilizzare solo i membri dell’USS, ma secondo un recente DLC sarà possibile utilizzare anche i membri della SPEC OPS, avversari dell’Umbrella, così per osservare gli eventi da un’altra prospettiva.
Il vero “salvatore” di questo gioco, è la possibilità di giocare on-line, che, oltre a permettere di completare la storia principale in compagnia, vi è anche la possibilità di affrontare le modalità classiche per network, ossia “Deathmatch” e “Time attack”; a sorpresa però, vi è un’ulteriore modalità, denominata “Heroes”, che rispecchia il tradizionale “Deathmatch”, con la possibilità però, di utilizzare un personaggio storico a scelta degli episodi “Resident Evil 2” e “Resident Evil 3” (Jill,Leon,Carlos,Claire) e i rispettivi antagonisti (Hunk,Nicholai,Ada,Lone Wolf).
Giudizio [Voto 6½]
“Spaventoso, ma non terrificante”
Sostanzialmente, questo non può essere definito come un vero e proprio sequel del grande “Resident Evil 5”, bensì uno spin-off della serie (anche perchè l’uscita di “Resident Evil 6” è stata definita per il mese di Ottobre) che permette di approfondire un aspetto della trama che ha lasciato l’amaro in bocca a molti amanti della serie.
Il gioco, anche se ricco d’atmosfera, non riesce a regalare quel brivido tipico di paura e che caratterizza da anni ormai tutti i capitoli e che ha portato anche a uno sviluppo cinematografico della serie. Sembra che Slant Six Games e Capcom questa volta abbiano voluto provare una nuova dinamica di gioco, non staccandosi troppo dalla precedente, ma inserendo l’elemento della “Squadra”, che sembra regalare, una sicurezza in più al giocatore.
Se si tralasciano gli “orrori” audio, tuttavia, per chi è un vero amante del genere troverà un discreto gioco con cui passare delle ore di terrore tra zombie affamati, bestie geneticamente modificate e vecchi amici.
Pro:
• Discreta atmosfera horror
• Grande varietà di personaggi e di modalità
Contro:
• Meccanica di gioco non consona al genere
• Audio mediocre
Lascia un commento