Se possediamo uno smartphone top di gamma, di certo sapremo che gran parte della sua robustezza alle cadute, per quanto riguarda il display, è dovuta al celebre Gorilla Glass, lo speciale vetro sottile e resistente ideato dalla statunitense Corning Corporation. Dopo essere stato adottato su migliaia di device in tutto il mondo con grande successo di pubblico, anche Samsung sembra essere intenzionata a far scendere in campo un’innovazione che potrebbe addirittura superare le doti di resistenza e qualità del Gorilla Glass.
Il nuovo esperimento della casa coreana prende il nome di Turtle Glass, e secondo le prime indiscrezioni sarebbe frutto della divisione display di Samsung, la quale avrebbe già richiesto un brevetto per registrare l’invenzione, che di certo finirebbe applicata anche sui propri dispositivi, che fino ad oggi sono stati protetti dal vetro temperato di Corning.
Questa innovazione segnerebbe un’importante presa di posizione per Samsung, pronta ad autoprodursi i propri schermi senza fare più affidamento a fonti esterne, acquisendo quindi ancora più potere, oltre che nel campo dei semiconduttori per smartphone.
Non mancano inoltre i rumor che vedono il nuovo Turtle Glass installato sui prossimi Samsung Galaxy S7, oppure addirittura su Project Valley, l’innovativo device pieghevole che ospiterebbe due schermi flessibili e robusti al contempo, per offrirci finalmente un multitasking degno di tale nome. Qualsiasi sia la scelta di Samsung, è ovvio che un materiale così robusto e in grado di sostituirsi al Corning Gorilla Glass verrà implementato su smartphone e tablet dotati di un hardware interessante, per bilanciarne la spesa.
La società Corning Corporation non sembra comunque essere pronta a cedere così facilmente il predominio a Samsung, essendo infatti all’opera sul progetto Phire, un nuovo schermo capace di incorporare sia doti di resistenza che capacità di resistenza a graffi e traumi accidentali, diventando sostanzialmente una fusione tra Gorilla Glass 4 e vetro zaffiro, noto, oltre che per il suo prestigio, per la sua inscalfibilità.
Le qualità che dovrebbero permettere a Turtle Glass di superare qualsiasi altra alternativa attuale sono ancora lontane dall’essere rivelate da Samsung, tuttavia, assieme al progetto Exynos e alla creazione di device sempre più competitivi, probabilmente non è lontano il giorno in cui la creatrice della fortunata gamma Galaxy potrà sostenere da sola la produzione di smartphone e tablet, pur collaborando con altri big dell’industria, tra cui Qualcomm.
Attendiamo quindi più novità sul nuovo progetto Turtle Glass, in modo da poter scoprire fino a quanto i nostri top di gamma del futuro potranno resistere ai drop test: ci aggiorneremo come sempre su queste pagine, non appena trapeleranno le prime informazioni certe.
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