L’avventura di Oculus Rift è iniziata assieme al 2016 tra le alte aspettative e l’entusiasmo di tutti gli appassionati di realtà virtuale e headset in grado di simularla nei suoi primi abbozzi, in attesa del tanto discusso Playstation VR che non è però riuscito a vincere sul tempo la presentazione del visore frutto di una fortunata idea del fondatore di Oculus VR, Palmer Luckey.
Dopo un’attesa di circa due mesi dalla premiere di Gennaio scorso, infatti, a breve coloro che avevano preordinato il sorprendente device potranno riceverlo a breve, portando però con sé una spiacevole sorpresa per gli utenti Mac.
Oculus Rift è infatti stato sviluppato nell’ottica di essere utilizzato con PC su cui è installato Windows, dal momento che l’iniziale fase di development per OS X non ha ricevuto più aggiornamenti da diversi mesi.
La motivazione, come VR spiega, è tutta da ricercare “nell’assenza di Mac adeguati ad offrire agli utenti un’esperienza di alto livello”, queste le parole di Luckey, che però ha ammesso di poter contemplare di nuovo la possibilità di tornare allo sviluppo per Mac nel caso in cui Apple produca hardware in grado di soddisfare le richieste di Oculus Rift.
L’annuncio delude, incredibilmente, anche i possessori di dispositivi moderni come Mac Pro del 2013, una sorta di workstation di ampie capacità con un design inusuale quanto le sue specifiche hardware, che ai tempi riscossero il favore della critica in maniera unanime.
Nonostante l’espandibilità delle sue configurazioni, secondo Luckey un utente Mac Pro che abbia modificato e upgradato al massimo la workstation non si troverebbe comunque di fronte a un Mac di livello sufficiente per affrontare le richieste di un sistema di VR come quello proposto da Oculus.
Il problema risiede infatti nella gestione di un framerate di proporzioni estremamente elevate (90 FPS, indispensabili per garantire realismo e fluidità nell’ambiente virtuale) da parte delle periferiche Apple.
Le specifiche tecniche richieste prevedono inoltre tra i requisiti minimi una GPU Radeon R9 di AMD o una potente Nvidia GeForce GTX 970, un chipset Intel Core i5, una quantità di RAM piuttosto esorbitante ma indispensabile (8 GB) 3 porte USB standard 3.0, completate da un’ulteriore USB 2.0 e l’immancabile uscita HDMI.
Aggiornare i nuovi Mac Pro sembrerebbe quindi la soluzione più immediata per Tim Cook, che ha manifestato interesse per i progressi esponenziali nella simulazione di realtà virtuale tramite headset.
Non ci rimane che attendere le mosse della casa di Cupertino, mentre continuiamo ad attendere ulteriori news su Playstation VR, erede del Project Morpheus di cui sentiamo ormai parlare da molto tempo.
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