Sono trascorsi pochi giorni dall’annuncio ufficiale di Qualcomm in merito ai suoi nuovi Snapdragon 818, i formidabili system on a chip dotati di ben 10 core in grado di operare in sinergia, tuttavia da lontano si fanno sentire anche le innovazioni della rivale MediaTek, che ha recentemente presentato Helio X20, un chipset di alta capacità anch’esso a 10 core, ma nato per dedicarsi principalmente agli smartphone di nuova generazione.
Si può ovviamente dire che MediaTek sia riuscita a bruciare le tappe, avendo presentato prima degli altri rivali un concept per un chipset innovativo e fondato sull’architettura chiamata Tri-Cluster, realizzata con un processo creativo a 20 nanometri, che permette a Helio di aggiungere anche una GPU Mali T880 ed un comodo e innovativo modem LTE, di Cat. 6.
Quello che più sorprende attualmente di Helio X20 è il suo design, ben diverso dalla maggioranza dei chipset attuali, basata su “big.LITTLE”, una architettura studiata da ARM per la costruzione di chip a core multipli in grado di adattarsi dinamicamente alla potenza richiesta dalle singole applicazioni, aggiungendo oltre ai core più performanti anche dei nuclei più lenti, in grado di assorbire minori risorse per ottenere il perfetto bilanciamento energetico.
MediaTek ha rifiutato a priori questa strategia di ARM, dando invece piena fiducia a Tri-Cluster, che come il nome stesso suggerisce aggiunge un terzo cluster operativo. Il compromesso scelto è costituito da 2 core ARM Cortex A72, per le massime prestazioni, affiancato da un cluster a 4 core ARM Cortex A53 di minore frequenza, per il bilanciamento dei consumi. L’ultimo cluster è formato da altri 4 ARM Cortex A53 di frequenza bassa (1,4 GHz) per migliorare l’impatto dei piccoli task.
MediaTek riesce così a coniugare le massime prestazioni attualmente raggiungibili con un aumento del risparmio energetico su smartphone, un obiettivo da sempre ricercato, ma da pochi raggiunto.
Vengono così supportate decodifiche di video di alta risoluzione e un accesso ai componenti grafici di velocità superiore, fino a rendere il nuovo Helio X20 uno dei prossimi chipset da sconfiggere assolutamente per Qualcomm e compagni, se desiderano veramente mantenere il dominio assoluto in campo microprocessori.
Come verrà accolta, quindi, la nuova architettura dei processori MediaTek dai nuovi smartphone e tablet top di gamma in arrivo, che non mancheranno di lasciarsi sfuggire la novità?
Un chipset a 10 core permetterebbe a molti dispositivi high-end ad avvicinarsi a performance da notebook, perciò ci auguriamo che la casa taiwanese riesca nel suo intento di far sembrare, a breve, gli octa-core come processori superati, in attesa di nuove informazioni ufficiali dei primi device che hanno adottato questi potenti e straordinari chipset.
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