Direttamente dall’unione delle forze di Micron e Intel, due dei principali protagonisti nel mondo dei microprocessori e delle memorie per elaboratori, è stata annunciata una nuova memoria volatile, basata sulla tecnologia 3D Xpoint, in grado di effettuare un vero e proprio salto di qualità rispetto alle classiche NAND, le flash memory per eccellenza finora utilizzate con successo sia nelle SD card che negli SSD.
La tecnologia Xpoint rappresenta un importante punto di svolta per Intel ed in generale per tutto il mondo dell’elaborazione informatica, in quanto per la prima volta dalla creazione della prima NAND viene introdotta una categoria di memoria del tutto innovativa, in grado di seguire con efficienza lo sviluppo costante delle esigenze di elaboratori portatili e device sempre connessi, che devono saper trattare flussi di dati effettivamente molto più ampi in pochi secondi.
3D Xpoint permette di rendere il sogno di combinare ogni vantaggio proveniente dalle tecnologie a supporto delle memorie volatili una realtà vera e propria: a livello di densità (dieci volte superiore delle tipiche DRAM, memoria ad accesso dinamico a matrici che fino ad oggi costituisce uno dei principali standard) e di durata, che raggiunge facilmente un numero pari a oltre mille volte le NAND.
Uno dei punti principali a favore di 3D Xpoint è costituito dalle prestazioni offerte durante lettura e scrittura: le singole celle possono essere indirizzate con più efficienza in quanto non viene richiesto esplicitamente un addressing tramite i transistor.
Il fatto che vengano inoltre chiamate “3D” spiega la presenza di due layer per ogni cella di memoria, che consente di comprimere dati in modo che ogni chip possa raggiungere la bellezza di 128 GB.
Intel ha ovviamente già riflettuto sugli scopi di una memoria simile, che verrà utilizzata nei sempre più complessi compiti di machine learning, grafica e analisi a livello di laboratorio nei campi più svariati, tra cui non mancherà la ricerca genetica.
I chip che inaugureranno il corso delle nuove memorie usciranno dalla fase prototipo entro fine anno, per essere poi distribuiti ai prodotti che saranno in grado di sfruttarli al massimo.
Le fatiche di Intel continuano quindi a dare frutti: dopo l’introduzione delle nuove CPU Skylake, che debutteranno ad Ottobre per un significativo miglioramento del settore mini-PC, le memorie 3D Xpoint si preparano a conquistare ogni settore dell’informatica finora lasciato sguarnito da altri producer: per questo, vi riporteremo tutti gli aggiornamenti che seguiranno nei prossimi mesi in merito a questo punto di svolta relativo al più significativo dei cambiamenti della casa statunitense, che aprirà le porte ad un mondo di scoperte e innovazione.
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