Con l’aumentare delle performance e delle capacità dei nostri smartphone top di gamma preferiti, è del tutto ovvio ricercare una batteria dotata di un amperaggio sufficiente per consentirci di affrontare la giornata senza problemi.
Purtroppo, come sappiamo, non sempre questo è possibile per via dell’uso costante di applicazioni in background, multimedia e connessione Internet, attività in grado di incidere fortemente sull’autonomia della batteria.
La soluzione sembra arrivare da Huawei, che sta cercando di risolvere questo problema proponendo una nuova tecnologia di ricarica rapida: dalle prime stime, una batteria di 3000 mAh circa verrebbe ricaricata della metà in circa 5 minuti, rispettando il ciclo di vita dell’accumulatore, che spesso viene ridotto a causa di ricariche eccessivamente veloci.
La proposta di Huawei sembrerebbe quindi la risposta più evoluta a Quick Charge di Qualcomm, presentando come alternativa in Giappone, alla convention Battery Symposium, una nuova batteria agli ioni di litio di cui è stato illustrato il funzionamento a livello scientifico.
Sarebbero quindi “ingredienti” speciali a permettere questa velocità straordinaria di ricarica: gli eteroatomi, noti nella chimica organica per essere costituenti di importanti molecole. Aggiunti alla grafite utilizzata per costruire gli anodi delle batterie, l’accumulatore può ricaricarsi in tempi record catturando il litio con più efficacia, senza deperirsi nel tempo.
Al momento Huawei, pur essendo decisa ad investire in questo utile progetto, non ha specificato una vera e propria data di uscita: molto deve essere ancora fatto per adeguare la tecnologia in questione al settore degli smartwatch e dei veicoli elettrici, altri due campi che potranno beneficiarne enormemente, assieme ai nostri smartphone.
Ricaricare più volte in pochi minuti le batterie dei nostri iPhone o dei dispositivi flagship con installato Android potrebbe quindi essere una realtà molto vicina: il sistema è circa 10 volte più veloce di quello tradizionale, quindi ne attenderemo gli sviluppi per sapere quando sarà esteso al grande pubblico.
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