“Perché gli scrittori ricordano tutto, Paul. Specialmente quello che fa male. Denuda uno scrittore, indicagli tutte le sue cicatrici e saprà raccontarti la storia di ciascuna di esse, anche della più piccola. E dalle più grandi avrai romanzi, non amnesie.
Un briciolo di talento è un buon sostegno, se si vuol diventare scrittori, ma l’unico autentico requisito è la capacità di ricordare la storia di ciascuna cicatrice.”
Tratto da “Misery” di Stephen King
Su un grande classico del maestro dell’horror/thriller Stephen King si apre un’anteprima su uno dei giochi più particolari e attesi del 2012. Il gioco originale per Personal Computer “Alan Wake” sviluppato dagli stessi creatori del leggendario Max Payne, la Remedy Entertainment, metteva il giocatore nei panni di uno scrittore in crisi, Alan, il quale, in viaggio con sua moglie Alice, arriva a Bright Falls, alla ricerca di tranquillità e possibilmente, di ispirazione.
Questo piccolo paradiso terrestre però, si rivelerà ben presto un vero inferno in cui accadono le cose più inspiegabili.
Il gioco si proponeva come un classico sparatutto in terza persona, in cui controllavamo Alan che, nel bel mezzo delle sue esplorazioni che avvenivano sia di giorno che di notte, fronteggiava tutte le anomalie che abitavano in questa “tranquilla” contea.
Il protagonista, armato con armi da fuoco come è da tradizione per ogni gioco action, aveva nell’altra mano una torcia, che si rivelava essere molto più devastante contro l’oscurità che ostacolava il povero scrittore.
Nel proseguire il gioco principale, la spettacolare trama al cardiopalma, organizzata come se fosse un telefilm articolato in varie puntate e con addirittura un riassunto delle puntate precedenti al termine di ognuno, catturava il giocatore in modo tale da lasciarlo con una suspance interiore per cosa sarebbe potuto accadere successivamente.
Ambientazioni davvero ben caratterizzate, personaggi unici e “mostri” davvero spaventosi, hanno reso Alan Wake uno dei giochi più belli del 2012, e anche per la sua peculiare struttura si è pensato di renderlo un vero e proprio telefilm.
Il gioco principale veniva arricchito con due capitoli della durata di un’ora ciascuno ( “The signal” e “The Writer” ) che prolungavano la longevità e intricavano ulteriormente la trama, già di per se abbastanza complessa.
La Remedy Entertainment, per il successo ottenuto su console e su PC, ha già annunciato una sorta di sequel, intitolato “Alan Wake’s: American Nightmare“. Non si può parlare di un vero e proprio seguito, stando a ciò che ha dichiarato la stessa casa sviluppatrice, ma uno spin-off o approfondimento della vicenda.
Dalle immagini divulgate e dai video presentati, lo sventurato scrittore abbandonerà il placido luogo di Bright Falls per “trasferirsi” nelle lande desolate o canyon, che ricordano moltissimo i film di Quentin Tarantino o pellicole come “Dal tramonto all’alba“; così le inquietanti atmosfere del primo capitolo vengono meno, per dare più spazio all’azione e al combattimento, ma di certo non si perderà completamente quella sensazione di terrore che ha reso questo titolo un vero “Must” per gli amanti del genere thriller/horror.
Il gioco è già disponibile attraverso digital delivery per Xbox 360 mentre per PC bisognerà attendere davvero poco, il 22 Maggio infatti, pistola e torcia saranno di nuovo le vostre amiche più fidate.
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