Abbiamo avuto la fortuna di avere un’approccio interessante con l’azienda italiana Ekoore, che ci ha dato la possibilità di effettuare un’intervista molto interessante che riguarda il lavoro che sta svolgendo e i progetti futuri che l’azienda ha in cantiere.
Per chi non conoscesse tale azienda, essa è molto affermata nel mondo dei tablet, sopratutto grazie alla possibilità, con i suoi device di installare svariati sistemi operativi, come Android, Ubuntu o addirittura Windows.
Ora vi lasciamo alla lettura della nostra intervista in formato integrale, le scritte in nero sono le nostre domande, le risposte dell’Ekoore sono quelle in rosso:
1) Dal punto di vista umano, come si può notare sul vostro sito, siete davvero molto aperti alle innovazioni; infatti, secondo la vostra filosofia, lasciate una grande libertà di scelta per quanto riguarda le componenti hardware dei vostri dispositivi e permettete anche continue modifiche degli stessi. Potremmo sapere il perchè di questa particolare scelta?
Secondo il nostro punti di vista, sul quale poi si basa la filosofia aziendale di Ekoore, la libertà dell’utente, con i prodotti tecnologici e sopratutto informatici, è la base stessa di questo mercato. Infatti, ogni prodotto informatico, perde gran parte delle sue potenzialità nel momento in cui il produttore sceglie di imporre su quell’hardware quale software deve essere utilizzato ed in che modo. Come si può leggere anche nella pagina di presentazione aziendale del sito internet, dal nostro punto di vista, il consumatore deve essere libero di scegliere il software che vuole utilizzare, e deve essere libero di cambiarlo e modificarlo secondo le proprie esigenze. E’ per questo che se acquisti un prodotto Ekoore non perdi la Garanzia se cambi il sistema operativo installato, o se effettui qualsiasi modifica software. Anzi incoraggiamo tale atività, invitando tutti i possessori dei nostri prodotti, a partecipare attivamente al nostro forum ufficiale, che pian piano sta crescendo sempre più, diventando un punto di riferimento sia per gli utenti che cercano soltanto assistenza, sia per gli utenti più esigenti e smanettoni, che parlano di modifiche software, tra le quali anche creazioni custom firmware per i nostri tablet.
2) Dato che il vostro lavoro vi ha portato ad interagire con numerosi sistemi operativi, tra questi ve ne è uno in particolare con cui avete maggiore familiarità e preferite rispetto ad altri?
Sicuramente i sistemi operativi con i quali preferiamo lavorare appartengono alla famiglia linux, in particolare Ubuntu ed Android. Lavorare con essi, anche se inizialmente richiede più risorse in quanto molto spesso hardware complicato come quello dei tablet pc, non viene riconosciuto in automatico, come avviene ad esempio con i sistemi operativi Microsoft, essi offrono una possibilità di personalizzazione infinita, e dato la loro leggerezza, ci danno la possibilità di garantire ai nostri utenti, la possibilità di aggiornere sempre all’ultima versione del sistema oeprativo, a costo zero.
3) Anche se siete molto affermati nel mondo dei tablet, avete intenzione di lanciarvi anche nel corposo mondo degli smartphone?
Per adesso stiamo lavorando per completare la nostra gamma di tablet, ma non escludiamo, che in futuro possiamo inserirci in questo mondo.
4) Tra i vostri prodotti, il nuovo “Python S”, è quello che ci ha intrigato e incuriosito maggiormente soprattutto per la sua versatilità ma anche per la sua notevole e unica capacità di supportare ben tre sistemi operativi differenti (anche contemporaneamente). Possiamo sapere come è nata questa brillante e innovativa idea?
Fin da quando abbiamo presentato il primo tablet, con Ubuntu, abbiamo sempre cercato di proporre un dispositivo capace di offrire all’utente un’ambiente ideale sul quale lavorare in base al’esigenza. Per ottenere ciò, anche se sia Ubuntu che Android stanno facendo molti passi in avanti, non c’era un modo migliore di offrire la coesistenza dei tre sistemi operativi, governata dalla possibilità di scegliere che sistema operativo utilizzare all’accensione. In questo modo, se per quella sessione, l’utente ha bisogno di un sistema operativo “mobile” puro, può scegliere Android 4.0, se ha bsiogno di un sistema operativo completo, può scegliere Ubuntu, o addirittura se ha bisogno di utilizzare qualche applicazione proprietaria tipo “Photoshop & C.” può scegliere Windows 7.
5) Sempre a proposito del “Python S”, il processore montato su questo tablet è un “Intel Atom N455”, di conseguenza disponente di un’architettura x86. Onestamente, è stato molto duro il lavoro per far si che il sistema “Android” girasse alla perfezione, dato che lo abbiamo sempre visto su altri tipi di architetture come “Arm”, “Qualcomm”, “Exynos”?
In effetti, adattare Android per girare su un tablet basato su piattaforma x86, quindi sull’architettura dei moderni desktop/notebook, non è affatto un lavoro semplice, ma in questo progetto, fortunatamente abbiamo potuto contare sulla collaborazione del team di Android-x86. Si tratta di una squadra di professionisti, che lavorano da molto tempo, in un progetto molto ambizioso, quello di portare Android proprio sulla piattaforma x86.
6) Dal punto di vista pratico, la realizzazione, ossia la costruzione dei vostri dispositivi, come ben sappiamo avviene qui in Italia, ma mirate anche alla produzione estera o per un ristretto ma un lavoro fine?
Attualmente, i nostri prodotti non vengono realizzati in Italia, ma in Italia avviene la progettazione ed a volte l’assemblaggio. Per la produzione, collaboriamo con alcuni partner, che ci garantiscono un ottimo lavoro di realizzazione. Infine tutti i controlli post-produzione, compresi i quality control, vengono effettuati direttamente da noi in Italia. Per adesso questo processo non ci crea problemi, e ci garantisce comunque prodotti di ottima qualità, pertanto almeno nell’immediato futuro non abbiamo intenzione di cambiarlo.
7) Quali sono i vostri progetti per il futuro?
Per il futuro stiamo lavorando su diversi progetti, oltre ad ampliare la nostra gamma di tablet, stiamo cercando di portare Android al di fuori dell’universo per il quale è stato creato. Come abbiamo già fatto con l’Elija, con il quale abbiamo portato Android nell’universo del car-Entertainment, stiamo studiando una soluzione per portare lo stesso sistema operativo anche nell’universo house-Entertainment. Questo sistema operativo può essere adattato in modo soddisfacente veramente ad un’enorme quantità di dispositivi.
Questo è quanto speriamo che vi sia piaciuta e che sopratutto siamo riusciti insieme ad Ekoore a spiegarvi tutto ciò che cercavate su questa ottima azienda che grazie alla sua particolarità, riuscirà a trovare un ottimo compromesso per arrivare al grande pubblico, come già sta facendo.
Daniele dice
Non comprendo come sia possibile che il 19 giugno Ekoore rispondeva in questo modo alle vostre domande sul Python S e negli stessi giorni comunicava agli acquirenti che il dispositivo è fuori produzione e non acquistabile!
Pasquale dice
Ciao Daniele abbiamo parlato con Ekoore e ci hanno affermato ciò che tu hai detto ecco il testo completo dell’email:
si, nello specifico il tablet Python S è fuori produzione, ma al suo posto abbiamo presentato il Dylan, per il quale stiamo effettuando lo stesso lavoro svolto sul Python S. A breve presenteremo la versione di Android x86 compatibile per esso. I nostri tablet si dividono in due categorie, quelli ARM e quelli x86. Ogni categoria vedeaggiornare i modelli, ma il lavoro che svolgiamo vicino ad ogni prodotto della stessa categoria è pressochè lo stesso.