Fin da piccoli abbiamo visto i cartoni con i Transformers e ne siamo rimasti ammaliati. Con il passare degli anni, questi robot trasformabili non hanno di certo perso il proprio fascino e la loro popolarità si è incrementata grazie alla serie cinematografica che ha ottenuto un successo non indifferente; dopo tutti passi da gigante, i Transformers invadono anche i videogiochi. Dopo il distinto Trasformers: Fall of Cybertron, ecco arrivare il nuovo capitolo.
Scopriamo insieme la versione PC di questo gioco: Transformers: Rise of The Dark Spark,
Trama [Voto 7]
La trama è un pezzo fondamentale di questo gioco; tutto comincia in medias res, mentre prendiamo il controllo degli Autobot che stanno subendo un attacco sulla Terra che hanno deciso di proteggere.
L’autore dell’attacco è sconosciuto, ma ben presto, dopo aver eliminato qualche nemico, si scopre che dietro tutto questo ci sono dei mercenari che sono interessati a ritrovare la Dark Spark, nascosta da qualche parte sulla Terra.
Il nuovo nemico riesce nel suo intento, e Optimus Prime con i suoi non possono fare altro che cercare di fermarlo. Mentre si prepara la controffensiva, parte un enorme flashback che mostra la storia di questa Dark Spark, legata al destino dell’ormai quasi distrutto Cybertron e al conflitto tra Autobot e Decepticon.
Niente di nuovo sotto questo punto di vista, poiché la trama ci mette un bel po’ prima di diventare veramente intrigante, ma non è per niente noioso.
Grafica [Voto 6]
Con il passaggio di testimone tra sviluppatori (i due precedenti giochi relativi ai Transformers sono stati realizzati da High Moon Studios, mentre questo da Edge of Reality), si notano davvero troppi cambiamenti, soprattutto in negativo.
Nulla da dire ovviamente sui protagonisti, che hanno sempre il loro fascino e il dettaglio relativo alle loro due versioni, ovvero quando sono veicoli o sono robot, è veramente eccezionale.
Non può bastare solo questo però; il livello grafico delle ambientazioni è veramente scarso, e lo si può notare soprattutto quando si gioca la prima missione sulla Terra: texture poverissime fanno da scenario a combattimenti pessimi.
La situazione migliora quando ci troviamo su altri pianeti, in cui il dettaglio è leggermente più alto, ma si nota veramente un downgrade rispetto ai due giochi precedenti troppo pesante.
Fluidità altissima, ma la grafica è a malapena sufficiente, salvata dal livello del dettaglio sempre eccellente dei protagonisti.
Audio [Voto 8]
Il comparto sonoro di Transformers: Rise of The Dark Spark è davvero eccellente. Il doppiaggio in lingua originale è sempre superbo, riuscendo a creare un’atmosfera di potenza attorno ad ogni singolo robot che incontreremo.
Anche la colonna sonora è ottima, caratterizzando tutte le ambientazioni che fanno da sfondo a questo eterno conflitto che cambierà per sempre il destino dell’universo. Non si poteva fare una cosa simile anche per il comparto grafico?
Gameplay [Voto 5]
La giocabilità di Transformers: Rise of The Dark Spark è pessima. Non c’è niente di nuovo rispetto ai precedenti capitoli: è un classico sparattutto in terza persona con alcune fasi in cui diventa un gioco di guida arcade.
Cosa cambia in questo capitolo rispetto a quelli precedenti? Niente. Ci sono anche le stesse modalità multiplayer che cercano di risollevare la situazione, ma purtroppo non basta per guadagnare la sufficienza in questo gioco.
Ci troveremo sempre a fare le stesse cose, e, a meno che non siate dei veri amanti della trama e volete sapere a tutti i costi come va a finire tutto il conflitto, questo gioco non durerà molto sul vostro PC.
Controlleremo alternativamente Autobot e Decepticon, avendo la possibilità di poter utilizzare un grandissimo numero di transformers, ognuno con le proprie caratteristiche, donando almeno, una grande varietà d’azione.
Giudizio [Voto 6-]
Questo Transformers: Rise of The Dark Spark purtroppo delude pienamente le aspettative create dopo il successo del predecessore. Non c’è niente di nuovo nel gameplay che possa dare una ventata di freschezza, la grafica è molto più bassa rispetto agli standard che abbiamo visto nella storia di questi giochi e si salvano a malapena il carisma dei personaggi e la colonna sonora.
Non basta far uscire un gioco contemporaneamente alla controparte cinematografica per cavalcare l’onda del successo momentaneo. Per fare un capolavoro, o almeno un gioco discreto, bisogna lavorarci di più sopra e regalare agli utenti un’esperienza che possa rappresentare degnamente i protagonisti presenti nel film.
Speriamo in un prossimo ritorno dei ragazzi di High Moon Studios allo sviluppo di questa serie videoludica, così che possano riportare ancora una volta in auge i nostri robot preferiti.
Lascia un commento