Si tratta di un dilemma che da decenni affligge la comunità dei videogiocatori: chi è il vero padrone della scena videoludica, in termini di prestazioni hardware? I sostenitori delle console, indipendentemente da quella prescelta, da sempre affermano che non ci sia nulla di meglio di una stazione di gioco dedicata. Gli amanti dei PC, al contrario, ribattono prontamente eleggendo gli hardware di ultima generazione a veri capisaldi della scena del videogame.
Al secondo filone di critici, sembra aggiungersi in questi giorni Cloud Imperium Games, creatrice del celebre Star Citizen, uno dei più apprezzati e recenti MMORPG a tematica spaziale/fantascientifica che miete sempre più fan online.
In particolare, Cloud Imperium sostiene una visione molto più diretta a sostenere i PC, sui quali sposterà per convenienza lo sviluppo del prossimo capitolo del gioco. In particolare, la critica più pungente e secca è stata un “Il nuovo Star Citizen sarà probabilmente impossibile da giocare su console”.
Immediato il paragone con altri grandi blockbuster, tra cui Grand Theft Auto, che sembra studiato appositamente da Rockstar Games per spremere senza ritegno le potenzialità della console.
Tuttavia, sembra che il futuro del videogaming dovrà necessariamente distaccarsi dal modello console in favore dei PC high-end: sempre più giochi sono creati per mostrare le potenzialità dei nuovi hardware desktop, e non di certo per attendere nel tempo, spazientendosi, l’allineamento di processori, RAM e System-on-a-chip delle console alle richieste dei creatori.
Secondo Cloud Imperium Games, e numerosi altri protagonisti della scena, quello di cui Playstation 4 e Xbox One sono capaci è perfettamente emulabile da un PC di medie capacità.
La risoluzione di entrambe le console, infatti, sembra essere di poco superiore ai 1080p di Youtube, e sempre più giochi richiedono un numero di FPS costante e iper-accelerato, aggiungendo potenziale anche a titoli non brillanti per trama e gameplay.
Le “console war” sembrano così passare in secondo piano grazie a questa prospettiva, dando nuovo lustro ai games per PC ed aprendo potenzialmente un futuro ricco di possibilità per un settore che a causa di smartphone, tablet e device portatili va lentamente declinando.
Auguriamo quindi la vittoria a chi saprà gestire in maniera più “smart” i giochi di domani, rendendo giustizia alla qualità grafica come quella contenutistica.
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