In seguito alla scelta di Google di far convergere le applicazioni mobile per Android e il suo browser di punta Chrome, considerato uno degli ambienti di navigazione più potenti tra i browser moderni, le app dedicate all’OS del robottino verde di Mountain View sono finalmente diventate disponibili per tutti gli utenti Chrome, lasciando particolarmente vecchi e nuovi utenti.
La novità, proposta da Google in seguito ai numerosi tentativi di hacking che si sono affermati per creare, finora, ambienti virtuali in grado di eseguire le app da PC, sicuramente ricorderà lo sforzo che anche Microsoft sta compiendo per l’unificazione di Windows 10 nelle sue versioni mobile e desktop.
Per Google si tratta, invece, semplicemente di espandere le funzioni dell’App Runtime for Chrome (noto come ARC) per ottenere tutte le app Android a completa disposizione sull’omonimo browser.
Chrome ed Android, quindi, iniziano a moltiplicare la loro potenza permettendoci di emulare le app, possedendone semplicemente il relativo file APK e l’estensione chiamata ARC Welder, disponibile gratuitamente su Chrome Web Store: per portare tutte le app del mondo Android sullo schermo di Chrome, sarà sufficiente aggiornarlo alla versione 40 o successiva.
Le uniche limitazioni a questo straordinario progetto sono costituite per ora dall’impossibilità di lanciare più APK in multitasking, permettendo l’esecuzione di un’app alla volta, così come i difetti di compatibilità con alcune applicazioni, molto curiosamente, di Google stessa.
Tramite ARC e Welder, su Chrome sono già da ora perfettamente funzionanti le app relative ai principali social tra cui Facebook e Twitter: è possibile inoltre sceglierne l’orientamento su schermo, a seconda della risoluzione preimpostata.
Questa idea caratteristica e geniale di Google rende così possibile esportare su desktop alcune funzioni tipiche del mondo smartphone e tablet, permettendoci di testarle senza emulatori o software di accesso remoto ad Android: è così possibile dire addio ad applicazioni come ChromeOS-apk, che in passato convertiva le app in estensioni per Chrome, al fine di farle funzionare, seppure con qualche lag di troppo.
La nuova iniziativa Google apre quindi agli utenti un mondo in cui milioni di potenziali app, già presenti su Play Store o ancora in fase di creazione, possono essere testate e studiate sul nostro browser, esattamente come un qualsiasi plugin.
Quindi, quali saranno le successive mosse della casa di Mountain View per rendere ancora più accattivante questa possibilità? Ci aspettiamo naturalmente integrazioni di più app anche a livello cross-market e l’arrivo di nuovi modi di intendere la navigazione con Chrome, non più limitata ad un’interazione con l’utente desktop.
Seguiteci, quindi, per avere sempre più informazioni su questa nuova “odissea” a tema app firmata Google.
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