Grazie al lancio dei due nuovi terminali Google Nexus 5X e 6P, abbiamo potuto recentemente fare la conoscenza di Android 6.0 Marshmallow, il nuovo OS della casa di Mountain View, segnando il debutto ufficiale dell’atteso successore di Lollipop.
Partendo da un generale miglioramento del Material Design e passando per questioni importanti come i permessi concessi alle app, l’erede più recente di Android si è subito imposto all’attenzione del pubblico: nonostante l’OS debba ancora raggiungere smartphone e tablet prodotti da altre importanti brand del settore, Google ha ufficialmente dichiarato di essere già all’opera sulla versione 6.0.1 di Marshmallow, che vedrà la luce nel 2016.
Come suggerito dal numero che la codifica, si tratterà probabilmente di un cosiddetto minor update, che provvederà a correggere alcuni bug riscontrati e segnalati dagli utenti e da Google stessa, ed eventualmente un aggiornamento della modalità di risparmio energetico conosciuta con il nome di Doze.
Le novità tuttavia non finiscono qui, in quanto secondo alcuni leak i Google Labs avrebbero già in cantiere anche la tanto attesa versione 6.1 di Android, prevista per il rollout nell’autunno 2016, e che quasi sicuramente avrà a che vedere con la famigerata “N release”, ovvero il successore di Marshmallow, pronto ad approdare sui device della ormai grande famiglia Nexus.
La presentazione di Android 6.1 avverrà certamente ad uno dei prossimi Google I/O, gli eventi per developer organizzati dalla società di Mountain View, che solitamente mettono in luce anche altri prodotti e servizi pronti ad approdare al pubblico.
Assieme a queste interessanti novità è altrettanto importante notare come Big G sia costretta a fare i conti con il fenomeno della frammentazione di Android: nonostante gli update, gran parte degli utenti sono ancora particolarmente affezionati a Jelly Bean e KitKat, ed allo stesso modo in tanti non sono ancora approdati a Lollipop nelle giuste tempistiche.
La nuova release Android 6.0.1 Marshmallow potrà quindi essere accolta come merita? Sicuramente i tempi più veloci di aggiornamento da parte dei produttori e l’arrivo di nuovi top di gamma Android in grado di sfruttare le sue capacità al massimo potranno mettere ancora in gioco Google per molto tempo: riuscire a farsi apprezzare più di iOS 9 sarà il suo obiettivo principale.
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