La Siae sta cercando di fare del proprio meglio per andare contro la famosa casa produttrice di Cupertino, per alcune “scorrettezze” economiche propugnate da quest’ultima sui propri prodotti in Italia.
Apple infatti avrebbe deciso di aumentare ancora una volta i prezzi dei propri iPhone e relativi “fratelli” per adeguare il listino alle innovative quote di diritti per la cosiddetta copia privata decise dal decreto legge Franceschini.
A proposito di quest’altro aumento di prezzo dei dispositivi Apple (che già di per se hanno dei prezzi molto alti originariamente), la Siae ha deciso di mettersi in moto per tutelare i consumatori italiani da questa possibile “truffa” per l’acquisto dei prodotti della casa di Cupertino.
Per sostenere la propria tesi, la Siae ha detto che Apple non fa altro che dimostrare di essere interessata al guadagno disinteressato, dove anche se negli altri paesi europei la copia privata è ancora più elevata che in Italia, i prezzi dei prodotti però sono molto più bassi a quelli che vediamo nel nostro paese.
A difendere la questione dei prezzi troppo elevati dei prodotti, Apple si appella alla cosiddetta tassa sul copyright, un cavillo che sembrerebbe giustificare questa truffa bella e buona.
Questa volta però la Siae sembra essere molto decisa e infatti ha annunciato che per andare contro questa scelta di Apple, in Italia i nuovi iPhone verranno venduti allo stesso prezzo che vengono venduti in territorio francese, favorendo così l’acquisto del prodotto per il consumatore senza che la società se ne possa approfittare.
Alla fine, la Siae ha chiesto a tutte le associazioni dei consumatori di unirsi a questa “crociata” per difendere i diritti del consumatore ed evitare l’ennesimo problema economico che non farebbe altro che complicare ancor più la situazione critica presente in Italia.
Voi cosa ne pensate? Siete dalla parte di Apple oppure siete d’accordo con la Siae e ritenete che in Italia i prezzi degli iPhone siano troppo alti? Dite la vostra, raccontate se avete acquistato questi prodotti all’estero e se il prezzo effettivamente era più conveniente che nel nostro paese.
Lascia un commento