Il mondo della realtà virtuale, che sta conoscendo nel 2016 una vera e propria impennata grazie all’arrivo dei primi headset in grado di riprodurla al massimo delle specifiche attuali, si prepara ad un importante aumento delle proprie possibilità grazie a Google Project Tango, una sperimentazione di Big G che permetterà di sovrapporre al classico 3D su schermo anche immagini, dati, modelli di ologrammi e nuovi campi di prospettiva video per un’integrazione perfetta con la Realtà Aumentata.
Google Tango è una tecnologia finora sperimentata in beta su un solo dispositivo, un tablet per sviluppatori che ora dovrà lasciare il passo ad uno smartphone Android di alta qualità, compatibile con l’esperimento della casa di Mountain View: Lenovo Phab2 Pro, un device completo e in grado di resistere a tutte le attività quotidiane senza perdere mai di vista la multimedialità top di gamma.
Il dispositivo presenta caratteristiche tecniche interessanti, a partire dall’ampio display 6,4 pollici con risoluzione QuadHD, guidato da un chipset Snapdragon 652 (di derivazione Tango Edition).
La RAM integrata è di 4 GB, mentre lo storage è disponibile con un taglio da 64 GB. I punti in cui il nuovo dispositivo di Lenovo eccelle sono inoltre la fotocamera, con due obiettivi anteriori e posteriori da 8 e 16 megapixel, e l’autonomia, grazie all’accumulatore da 4050 mAh ricaricabile rapidamente.
Dopo una fase di ricerca da parte di Google durata circa 3 anni, Lenovo Phab2 PRO è il primo dispositivo che può permettersi di integrare un hardware in grado di mappare con precisione la struttura dei luoghi in cui si trova, avviando una procedura di tracking dei movimenti dell’utente, inoltre, estremamente fedele ai risultati dei più avanzati sensori di motion capture.
Qual è quindi lo scopo del nuovo dispositivo Lenovo? Innanzitutto la possibilità di integrare sempre più applicazioni e servizi online all’interno di ciò che possiamo osservare dallo smartphone, includendo funzioni che consentono di scansionare luoghi indoor per proiettare al di sopra delle superfici tutti gli elementi della realtà aumentata che possono permetterci di migliorare e rendere diverso l’ambiente a livello di arredamento.
Gli approcci possibili al nuovo device, frutto della partnership tra Google e Lenovo (che sarà disponibile a partire dal prossimo settembre), sono non troppo distanti, come possiamo vedere, dal concetto di navigazione tramite GPS.
Oltre a guidare gli utenti in ambienti poco conosciuti e sperimentare diversi design concept, senza dover utilizzare per forza dispendiosi materiali da costruzione, Lenovo Phab 2 Pro e i suoi smartphone successori potranno creare nuovi spazi virtuali dedicati al mondo dei social, al gaming e più in generale qualsiasi simulazione di ambienti eccessivamente costosi o difficili da ricostruire in poco tempo, con grande risparmio di tempo e risorse per tutti noi utenti.
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