Devo dire che mi trovo alquanto in difficoltà a fare la recensione di un gioco del genere. In prima occasione l’ho trovato alquanto scialbo, privo di novità e carente sotto altri aspetti, ma poi rigiocandoci successivamente e analizzando le immagini, ho cambiato in parte opinione.
Vediamo un po’ questo nuovo FPS sviluppato da Deep Silver: Metro Last Light !
Trama [Voto 7-]
“Classico sequel”
Anno 2034. La trama riprende esattamente dove è terminato Metro 2033, il predecessore.
Ci troviamo ancora una volta a vestire i panni di Artyom, il quale dopo le catastrofiche conseguenze del bombardamento della superficie, ancora non ha terminato il suo compito.
Dato che ormai la popolazione umana è costretta a vivere nei Bunker poiché la superficie è impraticabile a causa di enormi radiazioni e mostri annessi, tutto il genere umano, invece di collaborare per cercare di sopravvivere, si dividono in fazioni che ricalcano chiari movimenti politici, e cercano di conquistare il potere assoluto contenuto nel bunker D6.
Ma non è ancora la fine, Artyom può cambiare ancora questo mondo annientato dall’interno e cercare una soluzione che assicuri un destino migliore a tutti.
Grafica [Voto 9]
“Come promesso, un vero successo”
Il motore grafico è il cardine di questo nuovo Metro: LL. E’ stato annunciato con tantissimo fermento dagli sviluppatori quanto da NVidia, la quale è la partner ufficiale per questo gioco, che garantisce delle prestazioni davvero esaltanti.
La grafica è al pari di quella mostrata in Crysis 3, anche se all’inizio non si nota molto, poichè gli ambienti visti nel gioco di Crytech sono molto più luminosi e ancora ricchi di vegetazione, mentre qui è difficile notare a volte l’eccelso dettaglio grafico in un mondo apocalittico, ma è stupefacente comunque.
Il sistema di renderizzazione delle ombre in tempo reale fa il suo dovere, soprattutto nelle aree della Metro, dove si alternano momenti di rara luce e costante ombra; discorso analogo vale anche per le texture dei personaggi, che a parer personale, sono il punto forte di questo gioco.
Passerete davvero molto tempo a osservare i personaggi per notare con quanta cura sono stati realizzati e caratterizzati, sia nell’abbigliamento che nel volto (alcuni esempi potete notarli nelle nostre immagini).
Anche le armi sono estremamente dettagliate, anche quando starete ricaricando noterete come siano corrose dal tempo, dando la sensazione di trovarsi veramente in un periodo in cui si cerca di sopravvivere con quello che si trova.
Unica pecca: è un motore esageratamente pesante, e anche con le schede di ultima generazione noterete che verranno messe parecchio sotto sforzo durante le partite al massimo del dettaglio. Questo è il prezzo da pagare per uno spettacolo visivo.
Audio [Voto 8]
“Contribuisce all’atmosfera”
Anche dal punto di vista dell’audio, è stato fatto un ottimo lavoro.
Il doppiaggio in lingua russa, ma anche quello in lingua inglese sono davvero ben fatti e si addicono perfettamente ai personaggi.
Fortunatamente il gioco è stato localizzato in tutte le lingue, compreso l’italiano, ma se preferite giocare in lingua originale vi è la possibilità di poter mantenere la lingua ed inserire unicamente i sottotitoli in italiano; a voi la scelta.
Anche la colonna sonora, inserita qua e la, contribuisce a creare una sensazione di angoscia e momenti di suspance nei momenti passati nella Metro e non solo; anche durante i combattimenti l’audio fa il suo degno ruolo e aiuta a caricare l’atmosfera. Buon lavoro.
Gameplay [Voto 7+]
“Scontato?”
Il gameplay potrebbe essere la nota dolente di questo grande gioco. La struttura ricalca profondamente quella del primo gioco, un classico FPS senza la possibilità di poter fare troppe scelte, con libertà di conseguenza limitata.
Il gioco è diviso in missioni, richiamando a un carattere profondamente old school, che potrebbe piacere a molti e a tanti altri invece no.
A parer personale, il gioco è sembrato molto un “clone” della sezione del Vault 101 presente in Fallout 3, senza alcuna grande novità.
Di giochi ambientati in un mondo post apocalittico ne abbiamo visti tantissimi durante questi anni e certamente il paragone con Fallout è abbastanza scontato, ma Metro: LL non è un vero e proprio GDR, anche se vi è l’inventario, mappa e quant’altro, rimane pur sempre un FPS classico.
Lo schema di combattere, sopravvivere e acquistare nuove armi ai negozi sarà una routine a cui molti potrà non piacere, ma a compensare questo fattore di ripetitività c’è la trama abbastanza particolare e l’atmosfera che è davvero forte.
Si poteva far di meglio, ma va bene così.
Giudizio [Voto 8+]
“Un buon FPS/Survival Horror”
La formula utilizzata in Metro: LL è già stata provata e riprovata per bene anche in altri giochi, ma in questo caso, l’esperimento è stato ancor più migliorato.
Tralasciando la ripetitività che potrebbe essere il tallone d’Achille del gioco, questo prodotto riesce a colpire sia per aspetti tecnici come grafica e sonoro, ma anche per l’atmosfera, un elemento da non sottovalutare.
Se siete stati dei grandi amanti degli sparatutto del passato, senza troppe complicazioni e con una trama abbastanza buona da tenere incollati allo schermo, allora questo è il gioco che fa per voi.
Metro: LL cerca di catturare sia gli amanti dei nostalgici FPS che degli horror con un mondo post apocalittico (tratto da un romanzo), aggiungendo a tutto ciò una grafica da capogiro.
Un buon gioco, che è stato all’altezza delle aspettative. Ci voleva un gioco così, e noi ve lo consigliamo con sicurezza. Buona partita!
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