Google ha da poco tempo lanciato Android Nougat, l’ultima incarnazione di un sistema operativo mobile sempre più in forma, dedicata a tutti coloro che vogliono compiere un salto di qualità rispetto al predecessore Android Marshmallow, che si è già distinto per aver migliorato l’user experience dal punto di vista dell’interattività, dell’uso dell’app drawer e generalmente per aver incrementato stabilità e protezione contro malware esterni.
Dopo un lungo periodo di fase beta, bug fix ed implementazioni di novità non indifferenti (tra cui il sistema di realtà virtuale Google Daydream), Android Nougat è finalmente disponibile per i primi smartphone di fascia alta, tra cui troviamo i due nuovi Google Nexus prodotti in collaborazione con HTC.
Le novità chiaramente annunciate da Google riguardano un restyling a livello grafico e l’aggiunta di 40 nuovi upgrade per i controller VR (da connettere con le app Play Movie, Google Maps, Foto, Youtube e generalmente tutto ciò che ruota attorno all’universo Android), che verranno segnalate nell’apposita sezione di Google Play denominata “Day Dream Home“.
La seconda peculiarità più importante di Android Nougat risiede nell’arrivo dello split screen o multischermo: una modalità richiesta da tantissimo tempo dai fan Android a Big G, ed alquanto interessante, per non dire necessaria, per chi utilizza phablet o tablet di ampie dimensioni: potremo suddividere lo schermo in diverse porzioni che ci consentono, ad esempio, la lettura di un ebook mentre contemporaneamente gestiamo le playlist, seguiamo un film oppure organizziamo la giornata attraverso la nostra agenda virtuale.
L’installazione di app Play Store più rapida e la presenza di una modalità Doze (risparmio energetico), che ci permette l’uso di Android per qualche ora in più rispetto a Marshmallow rappresentano infine i due cardini più importanti dell’offerta di Nougat per chi dovesse avvicinarsi al mondo Android proprio ora: in meno di 30 secondi potremo scaricare ed installare le ultime app arrivate su Play Store, evitando notifiche in coda e tempi di attesa lunghi il doppio rispetto al precedente OS.
Completa il tutto l’arrivo dell’attesissimo Night Mode, che permetterà a tutti di leggere ebook, pagine web o semplicemente utilizzare applicazioni dal contrasto elevato anche in orari notturni, senza sperimentare il fastidioso effetto di persistenza della “luce blu” che può affaticare gli occhi di alcuni utenti non particolarmente predisposti alla lettura da piccolo schermo.
Come sappiamo, Android Nougat è appena stato lanciato per specifiche categorie di utenti; nonostante ciò può dirsi fino ad ora un degno e imperdibile successore di Marshmallow, in attesa che gli update raggiungano tutti gli smartphone compatibili in maniera più veloce possibile, un requisito fortemente voluto da Google rispetto alle versioni precedenti più frammentate e lente nel diffondersi.
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