Abbiamo atteso Android 7.0 Nougat per mesi, dopo tanti rumor generali e tante conferme e smentite da parte di Google in merito alle sue funzioni chiave: ora, il sistema operativo mobile di nuova generazione di Big G è finalmente arrivato tra noi, e proprio in queste ore è oggetto di un rollout per gli smartphone Nexus, oltre al veloce e potente tablet Pixel C firmato dalla stessa casa di Mountain View.
Il nuovissimo successore di Android Marshmallow arriverà innanzitutto sui device Nexus 6, Nexus 5X, Nexus 9, Nexus 6P, e Nexus Player, (studiato per l’intrattenimento digitale sulle smart TV, con la facilità di Android), ed anche sui dispositivi della linea Android One, un progetto parallelo che Google porta avanti dal 2014 con l’obiettivo di studiare il design dei nuovi device che verranno poi prodotti da operatori terzi, per una distribuzione più efficiente e capillare.
Durante le prossime settimane, anche tutti coloro che sono iscritti ad Android Beta, il programma di “reclutamento” Google aperto la primavera scorsa per favorire l’arrivo della Developer Preview di Android Nougat a diverse categorie di utenti, riceveranno l’atteso update finale. Che cosa possiamo aspettarci, quindi, all’alba di questo nuovo major update? E’ valsa la pena sperare in miglioramenti inattesi?
Google ha dato il meglio di sé per offrirci un OS multilingue (ora utilizzabili anche in accoppiata con la lingua di default), rinnovato dal punto di vista della comunicazione (oltre 1500 nuove emoji attivate) e più flessibile per quanto riguarda grafica e disposizione di elementi (che ora possono essere trascinati liberamente su un widget apposito, Quick Setting).
Big G ha inoltre mantenuto la promessa di dare spazio al multitasking come non mai, permettendo una visualizzazione split-screen dei contenuti, che risulta particolarmente utile nei tablet e generalmente nei dispositivi in cui è utile dividere la propria attenzione su più schermate.
Anche la gestione di risposte e notifiche ha risentito positivamente dell’arrivo di Android Nougat: ora sono raggruppate per tipologia di app ed è possibile anche effettuare uno switch veloce tra le applicazioni usate di recente, senza ricercarle nel drawer.
Assieme a queste modifiche relative alla gestione complessiva del sistema, Nougat ha a sorpresa migliorato anche Doze, la modalità di risparmio energetico lanciata con Marshmallow.
Doze 2.0 permette allo smartphone o al tablet di avviare uno standby ancora più “profondo”, in cui l’impatto dell’uso di Wi-Fi, rete mobile, sync e sensori lavorano al minimo. Il power saving diventa quindi una necessità ancora più sentita e realizzata, per concedere tutta l’energia necessaria all’uso delle nuove API Vulkan per la realtà virtuale, finalmente sbarcata anche sugli OS Android.
Ottime novità, quindi, tra le prime informazioni trapelate sull’arrivo di questa release che farà in futuro strada per i suoi stretti rapporti con la VR e l’efficienza del comparto grafico: restiamo in attesa di tanti nuovi aggiornamenti, di cui vi parleremo non appena Android Nougat inizierà la sua diffusione nelle prossime ore.
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