Periodo di cambiamenti per WhatsApp, alla ricerca di una sempre maggior connessione con Facebook per consentire a tutti i suoi utenti un’esperienza d’uso più personalizzata e all’insegna della condivisione sui social. L’ultimo update dell’app ha infatti modificato alcune clausole dell’informativa sulla privacy, mostrate attraverso un messaggio pop-up in cui si illustra la condivisione dei dati con il social di Mark Zuckerberg.
La novità non è stata ben accolta, ovviamente, dagli utenti che da sempre hanno preferito evitare la condivisione di alcuni dati sensibili tra cui il numero di cellulare, con Facebook stesso ma anche i brand che fanno parte del suo sistema organizzativo. Dopo un rollout generale a livello internazionale, l’aggiornamento si è mostrato anche in Italia, dove però scorrendo i termini del contratto di licenza è possibile, fortunatamente, evitare la condivisione di dati confidenziali disattivando l’opzione.
E’ chiaro che uno degli scopi principali dell’aggiornamento è mettere l’utente al centro di un sistema di pubblicità e marketing personalizzato, in cui gli ads che si ricevono sono più mirati e non invasivi, perché calibrati sugli interessi reali della persona. Nonostante questo, c’è chi ancora desidera tenere separate le due applicazioni, temendo la possibilità di disseminare dati e preferenze dove non desiderato.
Chi non volesse condividere le nuove informazioni menzionate nell’update di Whatsapp, può seguire questa strada: anziché premere subito il pulsante “Accetto” per dare il proprio consenso all’informativa, andrà premuto il link “Leggi”, oppure “Per saperne di più sugli aggiornamenti”. La pagina che verrà successivamente aperta porterà in fondo al documento una checkbox, da deselezionare nel caso in cui non accettassimo la condivisione dei nostri dati.
Nel caso in cui per errore si premesse il pulsante “Accetto” dando il via alla condivisione delle informazioni con Facebook, sarà possibile comunque disattivarla in un secondo momento accedendo al menu Impostazioni / Account /Condividi info account.
Nella breve informativa allegata, non è infine escluso che i brand e le società del gruppo Facebook possano comunque continuare a ricevere informazioni sull’utente per eseguire test migliorativi sull’app, a finalità statistiche e di comportamento collettivo degli utenti, e infine di sicurezza contro eventuali accessi di terzi all’app, inclusa la lotta contro gli abusi e lo spam che purtroppo per tanti utenti fanno parte della vita di ogni giorno.
WhatsApp si trova quindi davanti a un difficile bivio con tutti i suoi utenti, che dovranno scegliere se migliorare nei modi che vi abbiamo appena descritto, oppure se concedere massima libertà sulla gestione dei propri dati: quale dei due aspetti della celebre app di messaggistica avrà la meglio, in futuro?
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