AMD torna alla carica annunciando le tanto attese APU di 7° generazione destinate a cambiare profondamente il mondo dei notebook di diversi brand molto popolari, tra cui non mancano HP, Acer, Lenovo, Asus e Dell. Configurandosi come potenti e versatili system on a chip in grado di integrare in uno spazio molto ristretto CPU, unità grafica, controller e interfaccia di espansione PCI, le APU “Stoney Ridge” e “Bristol Ridge” di AMD aprono la strada a tanti upgrade imprevisti quanto sorprendenti, soprattutto a livello di potenza e resa grafica.
I modelli di APU proposti da AMD saranno differenti a causa del diverso numero dei core integrati, che si differenziano in Excavator (dedicati alla configurazione della CPU) e nei non meno importanti Radeon (che costituiranno la componente GPU). Un’altra differenza, importante nella scelta di un notebook dotato di una delle varianti, è costituita dal fatto che Stoney Ridge è esplicitamente pensata per i device entry-level, mentre Bristol Ridge andrà a far parte dell’equipaggiamento standard di dispositivi più potenti.
Entrambe le APU AMD, pur essendo differenti nel numero di transistor utilizzati (3,1 miliardi per il top di gamma, 1,2 per Stoney) sono state create con la stessa cura realizzativa, ovvero un processo produttivo a 28 nanometri: l’architettura di Excavator è capace di migliorare al contempo le prestazioni aritmetiche e la grafica, diminuendo al contempo il consumo energetico che un sistema così potenziato potrebbe comportare.
AMD ha infatti raccolto una sorta di “guanto di sfida” contro le altre chipmaker del panorama internazionale: riuscire a conseguire gli obiettivi dell’iniziativa “25 x 20”, ovvero raggiungere entro il 2020 un incremento delle capacità e dell’efficienza dei system on a chip costruiti di ben 25 volte, rispetto agli standard proposti nel 2014.
Le premesse per questo aumento di capacità hardware ci sono tutte, a partire dalle tecnologie Perfect Picture e Start Now propria di AMD, assieme alla possibilità di rendere compatibili i chipset della linea FX con le API grafiche più popolari degli ultimi tempi, Vulkan e DirectX 12, in grado di rendere il multimedia particolarmente frizzante e coinvolgente allo sguardo.
AMD ha cercato, infine, con le APU FX, di superare le ormai “leggendarie” tecnologie che hanno portato alla nascita di Intel Core i7-6500U, ottenendo benchmark che sembrano al momento confermare percentuali molto positive (addirittura +53% in termini di prestazioni) per i nuovi system on a chip della casa californiana.
Non ci resta che verificare in prima persona cosa saranno in grado di compiere Stoney e Bristol Ridge, all’opera sui nuovi notebook dei brand che vi abbiamo menzionato, per avere un giudizio certo su quella che sembra essere potenza definitiva sui portatili di nuova generazione.
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