La nostra lunga attesa è finalmente stata premiata: Samsung Galaxy S7 ha ufficialmente fatto la sua comparsa al Mobile World Congress 2016, tornando a far parlare di una gamma di smartphone Android che continua ad eccellere per prestazioni e flessibilità, tanto da essere diventata ormai simbolo della divisione mobile della casa coreana.
Galaxy S7 è ovviamente al centro di diversi test di qualità in questi giorni, tutti volti a scoprire in quali specifiche tecniche il nuovo top di gamma riesca a battere i suoi concorrenti più insidiosi. I primi benchmark confermano la straordinaria qualità del dispositivo a partire dal display, un Super AMOLED con diagonale da 5,1 pollici che secondo autorevoli magazine del settore (tra cui DisplayMate) sarebbe addirittura superiore a quello del phablet Galaxy Note 5.
Il pannello Quad HD incorporato riesce infatti a far risaltare la sua eccellente definizione anche in ambienti in cui è presente luce solare diretta, grazie ai bassi valori di riflettanza, che consentono una lettura precisa di ogni carattere su schermo a prescindere dalla luminosità.
Buone notizie anche per coloro che usano lo smartphone per più ore consecutive: la nuova tecnologia Personalized Automatic Brightness Control permette di impostare valori soglia di luminosità in maniera ottimale a seconda delle abitudini e dei comandi dell’utente, come mai successo in altri dispositivi.
Un’altra delle caratteristiche annunciate da Samsung per il suo Galaxy S7, che ha fatto molto discutere tutti coloro che credevano il dispositivo ancora legato alla “vecchia” certificazione IP 67, è il suo essere waterproof con tanto di certificazione IP 68, che conferisce allo smartphone la capacità di poter essere immerso ad una profondità massima di 1,5 metri per mezz’ora consecutiva: un grande progresso per una serie di dispositivi che, come successo finora a molti altri riusciva a resistere in parte alle minacce dell’acqua.
Niente più bisogno di custodie protettive, quindi, dal momento che per le connessioni sono stati utilizzati materiali in grado di resistere alla corrosione, tra cui platino e nichel.
I componenti fisici che costituiscono Galaxy S7 sono saldati in maniera ermetica e configurati in modo di impedire l’ingresso dell’acqua nel corpo del device; tuttavia la sicurezza è sempre massima: nel caso in cui si rilevi l’ingresso di liquidi nel telaio, l’alimentatore eventualmente collegato alla porta USB verrà automaticamente disattivato.
Possiamo quindi considerare come molto meticolosa e ben riuscita l’opera di rinnovamento di Samsung del suo smartphone di punta, che certamente già da ora si configura come uno degli high-end Android più importanti dell’anno: non ci resta che scoprire, nei prossimi giorni, quale caratteristica è risultata più gradita dagli utenti, sapendo già da ora che in termini di potenza hardware non resteranno affatto delusi.
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