A Marzo 2016 il popolo del Web si preparerà a festeggiare il decimo compleanno di Twitter, che a distanza di così tanti anni continua ancora a rivestire un posto di grande importanza nel modo in cui ognuno di noi cerca notizie istantanee, opinioni, aforismi di impatto e ovviamente racconti di eventi live, grazie agli intramontabili hashtag.
Una delle limitazioni di Twitter più evidenti, fino ad oggi, rispetto al rivale Facebook è sicuramente stata l’impossibilità di scrivere oltre i 140 caratteri per tweet, un limite che non ha subito modifiche nei passati anni, rimanendo una costante fondamentale del network di microblogging più popolare di sempre.
Nonostante qualche apparente passo indietro della società, che mesi fa aveva preso in considerazione l’idea di alzare la soglia a 160 caratteri, questo buon proposito si è sempre risolto in un nulla di fatto, decretando la vittoria di Facebook da questo punto di vista.
Negli ultimi tempi, comunque, in casa Twitter c’è sicuramente voglia di innovarsi e differenziarsi dagli esperimenti svolti fino ad ora, che hanno riguardato soprattutto il lato estetico dei profili degli iscritti e le impostazioni di sicurezza e privacy.
Così che il social starebbe per lanciare tweet composti da 10.000 caratteri, una cifra esorbitante e che certamente farà rallegrare tutti coloro che fino ad oggi hanno dovuto utilizzare servizi di terzi per frazionare i tweet componenti un unico discorso, rendendo a volte il discorso poco fluente.
Si tratta di un fattore che potrebbe veramente contribuire a trasformare Twitter in qualcosa di imprevedibile, probabilmente in un sistema del tutto simile ad una piattaforma di blogging, ma più versatile e attiva sul versante social, grazie al sistema delle Mentions, dei retweet e naturalmente dei like.
Twitter sarebbe così pronto per una nuova e importante svolta; nonostante questo non manca chi fa sentire ad alta voce il proprio dissenso: la piattaforma è nata con l’obiettivo di informare velocemente e concisamente gli altri utenti, mettendo le “breaking news” e le anteprime di eventi importanti in primo piano: renderla più simile a un blog potrebbe significare l’abbandono di buona parte dell’utenza che ne ha apprezzato l’immediatezza fino ad oggi.
Siamo tuttavia certi che Twitter prenderà le opportune contromisure per scongiurare un pericolo simile, magari adottando proprio una delle soluzioni del rivale.
Su Facebook, in caso di post troppo lunghi, è possibile vederne in chiaro una sola parte, rendendo disponibile il resto cliccando il relativo link: potrebbe essere un buon compromesso che metterà d’accordo l’utenza che preferisce l’immediatezza con chi invece è più portato a esprimere le proprie opinioni più dettagliatamente.
L’operazione è stata soprannominata “Beyond 140”, e sicuramente ne vedremo i primi frutti entro i prossimi mesi: saremo davvero pronti a un Twitter sempre più simile a Facebook.
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