Nonostante sia un settore che dimostra qualche difficoltà a farsi apprezzare come si deve, il mondo dei wearables continua ad arricchirsi di proposte interessanti, in attesa della presentazione di leader della categoria, come Apple Watch 2, ancora alla ricerca di un quadrante ottimizzato e di app innovative su cui basare il proprio successo futuro.
Anche la rivale Samsung è alla ricerca del suo spazio nel mondo degli indossabili, essendo concentrata su successore di Samsung Gear S2, che proprio in questi giorni ha confermato l’arrivo di nuove interessanti app per news e prenotazione voli, cercando di anticipare i gusti degli utenti.
E’ proprio di Samsung un’intuizione che potrebbe cambiare il futuro dei wearables: un nuovo bio-processore “all in one”, creato appositamente per smartwatch e smartband e capace di integrare più sensori in un unico chipset, per misurare ed elaborare i parametri relativi alla salute che generalmente un atleta, così come uno sportivo amatoriale, tendono a considerare più rilevanti.
Il nuovo bio-processore accoglierà, secondo Samsung, ben cinque sensori dedicati alla misurazione di frequenza cardiaca e battito, massa muscolare dell’utente, temperatura, livelli di stress accumulato e ovviamente il grasso corporeo complessivo: tutto questo si traduce in una riduzione immediata delle dimensioni dello smartwatch.
Il nuovo chipset, pur essendo studiato innanzitutto per il prossimo Gear S3, verrà offerto anche ad altri produttori di soluzioni tecnologiche per tutelare la salute e lo sport, ampliando quindi il raggio d’azione del bio-processore: occupando molto meno spazio, ovvero il 25% del totale del dispositivo, sarà ovviamente possibile adeguare questa soluzione hardware a molti più device del solito.
Al momento l’atteso e rivoluzionario componente è in fase di test presso diverse piattaforme compatibili, in quanto la misurazione dei parametri vitali richiede elevate dosi di precisione per ogni utente, con un margine di errore accettabile minimo.
La speranza è di vedere il nuovo bio-processore nella sua forma finale nel 2016, esattamente il momento in cui entreranno in gioco tanti nuovi wearables di cui non mancheremo di parlarvi nelle prossime news.
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