Il mondo della security online incontra ancora una volta l’open source e il crowdfunding con l’arrivo del progetto relativo a Turris Omnia, un router di nuova generazione capace di concentrare le proprie funzioni su due fronti: massime prestazioni e anonimato più solido possibile, una necessità finora più garantita a livello software.
Il nuovo router open source è al momento in fase di raccolta fondi e da quello che si nota secondo le prime indiscrezioni sarà un device di qualità, incentrato sul firmware OpenWrt, distribuzione specifica per device capaci di operare con un’infrastruttura di rete.
Non un semplice firmware, quindi, ma un vero e proprio OS in grado di auto-aggiornarsi a seconda delle necessità, e certamente con la frequenza necessaria per evitare bug e attacchi particolarmente pericolosi.
Anche il versante tecnico, oltre al concept di base, è estremamente interessante: Turris Omnia presenta un nucleo costruito attorno ad una CPU dualcore, 1 GB di RAM di tipo DDR3, 4 GB a livello storage, Wi-Fi, due porte standard USB 3.0, e uno slot per Mini PCI Express.
Completa il tutto anche una batteria supplementare rispetto all’alimentazione elettrica, in grado di mantenere “in vita” il router anche in caso di blackout generale.
Il router è inoltre in grado di espandere su richiesta le proprie funzioni, ad esempio trasformandosi in NAS (Network Attached Storage, o memorie di massa concepite per la Rete) e permettendo a chi ricerca la massima sicurezza la disconnessione del dispositivo dalla connessione classica per sfruttare la linea LTE, avendo a disposizione la relativa opzione su smartphone.
Il progetto sembra comunque aver appassionato a dovere i supporter della relativa pagina su IndieGoGo, il portale di crowdfunding che ha avviato l’iniziativa del team di Praga che l’ha proposto.
Al momento, infatti, la quota raggiunta ha superato di oltre 200.000 $ la cifra richiesta, segno che quanto prima la produzione di Turris Omnia potrà iniziare con successo.
Il mondo dell’open source continua così a sfornare prodotti di alto valore e performance anche dal punto di vista dell’hardware: la lotta a favore della privacy è sempre più agguerrita, e come vediamo si nutre anche e soprattutto dell’input dei suoi utenti finali.
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