Sono passati diversi mesi dal Mobile World Congress 2015, la grande kermesse del mondo dell’elettronica di consumo in cui Qualcomm ha chiarito al pubblico alcuni dettagli sull’anteprima del suo nuovo chipset, successore di Snapdragon 810: fortunatamente, l’attesa per uno dei componenti hardware più interessanti del 2015 è finita da poche ore.
Grazie all’evento Qualcomm di New York in cui la società di San Diego ha presentato i frutti della sua nuova ricerca, possiamo finalmente dire di trovarci di fronte all’anteprima di Snapdragon 820, il chipset che a partire dal 2016 verrà utilizzato su una grande quantità di smartphone top di gamma, a partire da alcuni nomi noti come Galaxy S7, Xiaomi Mi 5 e HTC One X9, di cui si susseguono diversi rumor.
Il nuovo Snapdragon 820 si pone ovviamente come alternativa alle soluzioni hardware di alcuni colossi come Samsung (già attiva nella produzione del nuovo Exynos 8890) e Huawei (con il potente Kirin 950, frutto di un processo produttivo a 16 nanometri), e si dimostra già in grado di abbandonare i passati problemi di surriscaldamento che hanno impedito al predecessore di raggiungere una posizione di rilievo tra gli smartphone e i tablet flagship di molte marche.
Le principali differenze con 810 riguardano senz’altro la nuova CPU Kryo, che dalle specifiche fornite sembra proprio essere potente e versatile come promesso: si tratta di un quad-core a 64 bit realizzata con un processo FinFET a 14 nanometri, il che comporta una precisione e un raggiungimento della velocità massima di clock (2,2 GHz) veramente notevoli.
Le meraviglie di cui è capace il nuovo Snapdragon 820 non si fermano di certo qui: Kryo è in grado di cooperare alla perfezione con Adreno 530, la GPU per eccellenza: sono quindi rafforzate le grandi capacità a livello di gaming, di scatto e soprattutto per gli aspetti dedicati alla realtà virtuale, vista la capacità di questa nuova accoppiata di gestire immagini e video in movimento in qualsiasi situazione.
Buone notizie, inoltre, per chi naviga spesso da smartphone: Snapdragon 820 integrerà un nuovo modem (X12 LTE) con l’interessante capacità di effettuare switch da reti Wi-Fi a 4G, garantendo un rapporto massimo di 600/150 Mbps rispettivamente in download e upload.
Per concludere, una delle funzioni di maggiore interesse per questo chipset è integrata grazie alla piattaforma Zeroth di Qualcomm, ovvero una nuova tecnologia in grado di scansionare possibili malware grazie ad un approccio computativo diverso da quello classico (il cosiddetto “machine learning”) per individuare meno falsi positivi ed essere sempre in grado di bloccare il numero di minacce più alto possibile.
Non possiamo quindi che essere soddisfatti da questa nuova presentazione di Qualcomm, che finalmente riesce a porre chiarezza su uno dei componenti hardware che potrà risollevare la sorte di tutta la famiglia di SoC Snapdragon: il 2016 sarà l’anno chiave per Snapdragon 820, che ovviamente attendiamo assieme ai nuovi top di gamma che lo accoglieranno.
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