E’ in arrivo una rivoluzione di cui Mozilla ha parlato per la maggior parte del 2015, destinata di certo a modificare il rapporto di molti utenti con Firefox, a partire dalle versioni rilasciate dal 2016 in poi. Il celebre browser non supporterà più, a quanto pare, i plugin NPAPI (Netscape Plugin Application Programming Interface), una speciale architettura su cui si basano diversi plugin ed estensioni per browser a partire dallo storico Netscape.
Ciò significa per Firefox allinearsi agli standard già adottati dal celebre Google Chrome, che per favorire un ambiente di navigazione più sicuro e stabile ha preferito dire addio a soluzioni del passato, integrando nuovi espedienti a partire dalla versione 45.
Tra i plugin non più supportati da Firefox, che ha finora preferito attendere prima di passare ad altre tecnologie, troviamo anche lo storico Java e Silverlight di Microsoft; con l’intenzione di eliminare anche il plugin NPAPI di Adobe Flash il prima possibile, essendo protagonista costante di attacchi remoti ed exploit particolarmente pericolosi.
L’obiettivo di Mozilla è quindi convincere la totalità degli sviluppatori e dei webmaster a creare siti capaci di essere visualizzati perfettamente senza plugin potenzialmente nocivi o inadeguati alle nuove tecnologie Web, utilizzando delle API native del browser. La transizione, prevista per il rollout delle prossime versioni di Firefox, sarà comunque più graduale per la versione a 32 bit; mentre per quella a 64 bit il passaggio avverrà in maniera immediata.
Nel caso in cui il browser non si riveli in grado di gestire da solo certi contenuti, Mozilla consiglia comunque di ricorrere agli add-on, evitando l’installazione di plugin che spesso potrebbero entrare in conflitto con l’ambiente del malware, oltre alla possibilità di provenire da siti non verificati, da non sottovalutare in quanto spesso vettori di potenziali intrusioni a livello di dati personali.
Le novità integrate dal nuovo Firefox non si fermano comunque qui; già a partire dalla versione 41 il popolare browser ci offre la possibilità di chattare tramite il sistema di messaggistica integrata Firefox Hello, diventando un evidente e pericoloso rivale per Skype di Microsoft; oltre ad una gestione migliorata del rapporto tra browser e AdBlock Plus, estensione la cui utilità è ormai riconosciuta a livello mondiale.
Come vediamo, la “browser war” continua senza esclusione di colpi: questa competizione permetterà a tutte le applicazioni di migliorare notevolmente; per scoprire chi riuscirà a prendere il massimo vantaggio a partire dal 2016 non dobbiamo fare altro che seguire insieme quali feature e ottimizzazioni integreranno Edge, Opera, Chrome e Safari, tra i principali e i più temuti “rivali” dell’apprezzatissimo Firefox.
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