Sulla scia di esperimenti che hanno raggiunto vertici di popolarità mondiali, tra cui Raspberry Pi, Arduino e i primi ambiziosi device (tra cui termostati e sistemi antifurto per la domotica), anche Samsung si è lasciata tentare dall’introduzione di una piattaforma open source dedicata all’Internet of Things, in grado di permettere la creazione di app e servizi online secondo la propria ispirazione.
E’ quindi un nuovo guanto di sfida lanciato dalla casa coreana a Qualcomm e Intel, grazie all’arrivo di Samsung Artik, che comprenderà anche dispositivi di sviluppo quali schede, driver, connessione cloud e tool di sicurezza per dare una sferzata di creatività alle nuove applicazioni della IoT.
Artik si concretizza in ben tre diversi system on a chip: Artik 1, alimentato da una batteria interna, in grado di operare con un processore dual-core (250 MHz di frequenza), 4 GB di memoria di tipo flash integrata, e gli indispensabili moduli per Bluetooth Low Energy ed un sensore di movimento dotato di 9 assi di rilevamento.
Artik 1 è quindi il system on a chip più adatto a device di dimensioni contenute, specialmente i wearables, che stanno sempre più prendendo piede grazie alla spinta fornita da Apple Watch e gli strumenti di fitness di Google.
Artik 5 è invece il chip di grado medio della gamma Artik, ed è più adatto ad essere utilizzato in dispositivi di maggior dimensione e pretese a livello hardware, tra cui gli smart hub.
E’ dotato di tutti gli standard che lo rendono ufficialmente un microcomputer, tra cui i moduli Wi Fi e un dual-core ad 1GHz, sempre associato a 4 GB di flash memory. Interessante, inoltre, l’integrazione di ZigBee in Artik 5, standard per la comunicazione digitale wireless particolarmente sfruttato a livello di WPAN (network wireless personalizzati a basso consumo).
Abbiamo infine Artik 10, il modello di punta della gamma, capace di affrontare da solo anche task complessi tra cui la gestione automatizzata di cloud storage e server personali. Le sue specifiche sono costituite da 1,3 GHz di frequenza del processore principale, 16 GB di capacità storage flash e 2 GB RAM.
A questo modello sono inoltre aggiunte funzioni di coding dei video ad alta risoluzione (1080p), nonostante Artik 10 sia stato creato principalmente per elettrodomestici dell’Internet of Things, in grado di autogestirsi senza alcun intervento del proprietario, come tutti i device smart della categoria in questione.
Arduino sarà inoltre compatibile con questa nuova iniziativa Samsung, che mira a offrire molta più libertà ai device intelligenti, aprendosi quindi ad una compatibilità multipiattaforma per display e device smart, cercando di rendere il mondo dei dispositivi elettronici ancora più adatto ai nuovi linguaggi di codifica, tra cui Python.
Samsung Artik naturalmente non si limita a questi tre chip: siamo certi che la casa coreana abbia altri assi nella manica in merito ai dispositivi del futuro, seguiteci per avere informazioni in anteprima sulle prossime conquiste di un mondo tecnologico sempre più in espansione.
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