A pochi mesi dalla presentazione della versione definitiva dell’OS mainstream più atteso, Windows 10, che dopo le sue Technical e Consumer preview ha fatto nascere un hype particolarmente alto, Microsoft si troverà nella necessità di offrire ai giocatori PC un nuovo punto di riferimento, oltre alla scena proposta da Xbox 360 e One.
Si sa che la casa di Redmond, soprattutto in passato, è stata la pioniera principale in ambito videogiochi, ovvero la casa di produzione che ha portato decine di migliaia di giocatori a scoprire le pietre miliari del gaming. Nonostante questo, già dall’arrivo dei primi modelli di Xbox Microsoft ha progressivamente iniziato a spostare il proprio target su di essa, lasciando sguarniti i giocatori da PC anziché da console.
Il recente GDC 2015 è stato comunque un buon richiamo all’attenzione per questi segmenti di giocatori, grazie all’esplicita conferma che Windows 10, in abbinamento alle nuove librerie grafiche DirectX12, potrà considerarsi un nuovo polo di attrazione per i giocatori rimasti delusi dall’eccessiva attenzione riservata alle console.
Microsoft, per incentivare il ritorno del pubblico sui sistemi PC, non ha fatto mistero dell’eventuale uso della realtà aumentata, e principalmente del proprio headset HoloLens, diretto concorrente di Oculus Rift. A ciò si accompagnerà anche l’apertura di Xbox Live a Windows 10, sostanzialmente compiendo un ulteriore passo di unificazione di tutti i servizi del sistema operativo, già estesi a PC, smartphone e tablet.
Il tutto è concepito a distanza di qualche tempo dal fallimentare esperimento “Games for Windows Live“, che si proponeva un’interazione tra PC e Xbox 360, studiato nell’ottica di unire le due piattaforme, comunque messo da parte per via degli eccessivi bug e lag insorti durante lo sviluppo.
Naturalmente, nuova la scelta in questione non gode già di molta popolarità tra gli utenti console, che temono a loro volta uno sbilanciamento nei confronti di Live per Windows 10, che fino ad oggi si è detto completamente gratuito.
Si tratterà di una buona intuizione o dell’ennesima motivazione per scatenare una nuova “flame war” tra possessori di PC o console? Ovviamente potremo conoscere la risposta all’avvio del servizio, che al momento ci appare comunque un’ottima idea per riequilibrare le sorti del videogioco a favore della bistrattata utenza PC.
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