Dopo essere uscita parzialmente indenne dall’attacco estivo del gruppo hacker Lizard Squad, Playstation Network, assieme ad altri luoghi di ritrovo social del Web, tra cui Facebook e Windows Live, sembra essere nuovamente sotto il mirino di un nuovo gruppo cyberpirata, che si firma DerpTrolling.
Si tratterebbe del medesimo collettivo che ha rivendicato da qualche giornata l’attacco (sempre in formato DDoS) a Blizzard, dopo aver annunciato l’uscita dell’espansione Warlords Of Draenor, attesa in tutto il mondo. Il bilancio degli account hackerati complessivamente sarebbe circa 5000: username e password trafugati sia da PSN che Windows Live ed alcuni account Facebook.
Per confermare la veridicità del tutto, il gruppo ha rilasciato un dump contenente migliaia di credenziali legati agli account violati; ma la rivendicazione rilasciata fa presagire sviluppi ancora più drammatici.
Il comunicato online rivela infatti che sono stati trafugati ulteriori 800000 account da 2K (game publisher di titoli molto popolari e rivolti a diverse fasce di pubblico) ed oltre 7 milioni tra username e password relativi ai social network, in particolare account Comcast, Twtter ed alcuni domini CIA.
Nonostante le cifre sembrino particolarmente elevate e quindi probabilmente fake o frutto di millanteria, è dato sapere che DerpTrolling sembra essersi recentemente affiliato, oltre che con la già citata LizardSquad, anche con Syrian Electronic Army (già noti per le temibili tecniche malware, tra cui Blackworm, adottate contro avversari politici), rivendicando infine alcuni attacchi attribuiti in precedenza ad Anonymous.
La situazione generale, per chi possiede account su tali servizi, è come si può notare alquanto complessa; tuttavia logica vuole che sia utile sostituire le password fino ad un aggiornamento ufficiale di Sony, Facebook e di tutte le realtà coinvolte in questa operazione, di cui attendiamo gli sviluppi per offrirvi tutte le informazioni in merito.
Quindi mantenete la calma e attendiamo i vari comunicati ufficiali, che ci permetteranno di capire per bene cosa è accaduto effettivamente e sopratutto se tali aziende hanno preso i dovuti provvedimenti.
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