Abbiamo provato e terminato completamente uno dei giochi più spettacolari degli ultimi anni: Dark Souls 2. Seguito acclamato del primo capitolo pubblicato nel 2011 da From Software, è passato alla storia come uno dei giochi più difficili in assoluto mai pubblicati, a causa dei nemici sempre più forti del giocatore e dei livelli eccezionalmente difficili. Non sono molti i giochi che possono vantare una caratteristica del genere, e sicuramente questo prodotto rappresenta uno dei prodotti più curiosi e interessanti di questo anno videoludico.
LA TRAMA
Capirci qualcosa in questo gioco è veramente impossibile. Non esiste un vero e proprio filo logico in Dark Souls 2; tutto ciò che è noto è solo che il protagonista è colpito dalla maledizione dei Non Morti per cui è costretto a vagare per l’eternità e il flusso degli eventi lo porterà ad avventurarsi a Drangelic, un luogo pericoloso dove molti altri prima di lui si sono addentrati senza fare mai ritorno.
Andando avanti nel gioco lo scopo non sarà mai più chiaro o alla portata del giocatore, anzi, il tutto diventerà sempre più cupo e complesso, rendendo impossibile capire la sinossi della storia. Attraverso il combattimento con delle anime più forti, il protagonista si troverà ad intrecciare il proprio destino con quello del Re Vendrick, il quale, quattro anni prima ha cercato di spezzare un circolo vizioso che andava avanti da un’eternità, dove però, anche lui successivamente ha fallito, cadendo vittima di una maledizione eterna.
Neanche negli ultimi istanti del gioco il filo conduttore della trama riesce a snodarsi e si ha la sensazione di essere stati plagiati e influenzati a seguire un percorso già “presettato” dall’Araldo dello Smeraldo, una misteriosa figura che accompagnerà il protagonista senza nome durante le sue numerose peripezie nelle molteplici località che sono presenti nel gioco.
Un lavoro sublime questa trama, e solo i giocatori più esperti e con molta pazienza riusciranno a capirci qualcosa soprattutto attraverso la lettura delle descrizioni degli oggetti che sono presenti nel mondo di Drangelic, che molto spesso nascondono degli indizi preziosi per scoprire la storia di questo regno maledetto.
Voto: 9
LA GRAFICA
Anche sotto il profilo grafico Dark Souls 2 è davvero ben fatto, nonostante le critiche che sono state mosse a From Software riguardo al fatto che durante l’ultima edizione dell’E3 la demo mostrata del gioco aveva una grafica nettamente superiore rispetto al prodotto finale.
Il gioco gira interamente a 60 FPS e la fluidità è un elemento molto importante in un gioco dove ogni mossa potrebbe essere l’ultima, in combattimenti che sono all’ordine del giorno e degli ampi precipizi che circondano le aree di gioco ovunque si va. Molto interessante anche il sistema di gestione delle ombre in tempo reale che sono un vero spettacolo e si notano soprattutto mentre si gira a Manjula, un posto dove il giocatore trascorrerà gran parte del gioco poiché snodo principale che collega diversi luoghi.
Anche il dettaglio delle armature e di tutto l’equipaggiamento è molto ben fatto, soprattutto nelle armature più rare che mostrano un grande talento da parte dei designer che hanno realizzato questi elementi; lo stesso si può dire anche dei nemici che incarnano il vero volto del terrore, lamentando però una poca varietà tra quelli che appartengono alla stessa tipologia (ad esempio gli scheletri guerrieri sono tutti uguali tra loro).
Voto: 8
IL GAMEPLAY
Il vero punto forte di questo gioco è senza dubbio il gameplay. Il giocatore morirà un sacco di volte man mano che procede nel gioco: i nemici sono sempre un passo davanti a lui, i dungeon, i palazzi, castelli e tutte le altre ambientazioni che si troverà ad attraversare nasconderanno un sacco di insidie che lo porteranno a ricominciare molto spesso dall’ultimo falò che ha visitato.
Questo gioco non è adatto a coloro che cercano un prodotto per distrarsi, poiché Dark Souls 2 mette a dura prova la pazienza e i nervi del giocatore, che lo costringono a stare sull’attenti e in costante tensione in qualunque istante, poiché da un momento all’altro in qualsiasi angolo potrebbe uscire un nemico eccezionalmente forte in grado di far perdere tutti i progressi effettuati fino a quel momento.
Per rendere la sfida ancora più difficile rispetto al primo capitolo, questa volta i creatori del gioco hanno deciso di introdurre un nuovo ostacolo: ogni volta che il giocatore morirà la barra della salute diventerà sempre più breve. Questo elemento ci renderà ancora più facilmente prede dei nostri nemici, i quali nel giro di qualche secondo ci elimineranno, rendendo praticamente impossibile avanzare nel gioco (ovviamente esistono dei metodi per aggirare questo piccolo ostacolo ma per rendere l’esperienza del giocatore hardcore ancora più difficile non vi suggeriamo nulla).
I boss sono moltissimi in questo gioco e giocando si avrà il terrore ogni qualvolta si incontrerà un muro di nebbia che di solito precede un combattimento epico con qualche gigante potentissimo. Giocando a Dark Souls 2 ci si rende conto (per chi ha giocato al primo capitolo) che questi boss rispetto a quelli visti in passato sono molto più facili da atterrare e morendo al massimo un paio di volte si memorizzano tutte le mosse che hanno a disposizione e di conseguenze, formulare velocemente un piano di contrattacco; anche nelle ultime fasi di gioco questi non accennano a diventare più forti, lasciando al giocatore la possibilità di giungere al completamento della vicenda in un tempo abbastanza discreto.
Se siete alla ricerca della sfida definitiva, la modalità New Game+ viene incontro alle vostre esigenze, poiché appena terminato il gioco e sconfitto l’ultimo boss, è possibile incominciare un secondo viaggio a Drangelic mantenendo tutti gli oggetti e l’esperienza guadagnata durante la prima partita ripercorrendo tutte le ambientazioni, solo che questa volta saranno popolate da nemici molto più forti e spietati, lasciando i boss di fine livello deboli solo un bel ricordo.
Voto: 8
GIUDIZIO
Questo gioco non ha deluso minimamente le aspettative, è consigliato caldamente ad un pubblico che desidera mettersi alla prova e che passa molte ore davanti al PC, poiché senza consultare qualche guida online il gioco può durare all’incirca una cinquantina di ore, un tempo estremamente lungo per un gioco di ultima generazione, poiché ormai si predilige unicamente la grafica sacrificando tutti gli altri aspetti.
Tutti coloro che hanno giocato il primo capitolo troveranno pane per i loro denti ricominciando per la seconda volta il gioco con dei nemici sempre più forti e violenti, rendendo la partita originale un piccolo “antipasto” di ciò che li aspetta realmente. Grafica superba, pochi momenti per rilassarsi e una trama davvero eccellente se si riesce a ricostruire tutta la sinossi collezionando gli oggetti importanti.
From Software non ha mancato nemmeno questo appuntamento e per tutti coloro che hanno già terminato il gioco e vogliono continuare a vagare per le terre di Drangelic, sappiate che sono già disponibili due dei tre large DLC (chiamati Crown of The Old Iron King e Crown of the Sunken King) per questo gioco che aggiungono svariate ore di combattimenti ed esplorazioni in luoghi che arricchiranno maggiormente l’esperienza di gioco.
Voto: 9-
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